Russia, la Corte Suprema mette al bando i testimoni di Geova

La Russia mette al bando i testimoni di Geova. La Corte Suprema russa ha infatti vietato l’attività del gruppo religioso su tutto il territorio nazionale, definendo la loro organizzazione religiosa come “estremista”. Inoltre, con questa sentenza, la Corte ha deciso di sequestrare i loro beni a favore dello Stato. Questa decisione arriva dopo la richiesta del Ministero della Giustizia, accolta dalla Corte, nella quale si proponeva di far cessare l’attività del quartier generale dei testimoni di Geova nei pressi della città di San Pietroburgo. Le autorità russe hanno anche inserito alcune pubblicazioni in una lista di letture bandite poiché, secondo le Istituzioni russe sono “estremiste”. I giudici definisco l’organizzazione religiosa come causa della “distruzione di famiglie”, nonché e di “incitamento all’odio”.

Il ricorso

Tuttavia, i testimoni di Geova hanno annunciato che impugneranno la sentenza, rigettando tutte le accuse, e sono pronti a ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro la decisione della Corte Suprema russa. QUesta è la risposta di un rappresentante dell’organizzazione religiosa, Serghiei Cerepanov. “Sì, certo ci appelleremo qui, alla corte d’appello. E abbiamo già inviato un reclamo alla Corte europea. Faremo tutto il possibile”, ha affermato Cerepanov.