Australia, inseguito dalla polizia finisce con auto contro i pedoni: 3 morti

Panico a Melbourne durante gli Australian Open, dove un auto a folle corsa si è lanciata su un gruppo di persone che passeggiava sulla Bourke Street, una strada pedonale al centro della città australiana. Al momento il bilancio provvisorio parla di almeno tre persone decedute e di almeno 20 feriti. Secondo quanto riferito dalla rete locale “7News”, l’auto che ha investito il gruppo di pedoni era inseguita dalla polizia. Inoltre, alcuni testimoni, hanno riferito di aver udito alcuni colpi di arma da fuoco. Le forze dell’ordine intervenute sul luogo dell’incidente hanno evacuato migliaia di persone che erano presenti nella zona. Infatti la città di Melbourne, in questo periodo è affollata da turisti accorsi nel Paese per assistere agli Australia Open.

Le immagini dell’incidente

Alcune delle persone che affollavano la Bourke Street, hanno girato dei video amatoriali che mostrano un’autovettura di colore marrone girare su se stessa, senza meta, ad un incrocio. I fotogrammi successivi inquadrano la vettura ferma con l’anteriore e il parabrezza sfondato.

Atto di terrorismo?

Nonostante l’incidente sia molto simile agli attentati che si sono verificati a Nizza, nel luglio del 2016, e a Berlino, a dicembre 2016, quando un camion si è lanciato sulla folla, le forze di polizia dello stato di Victoria hanno dichiarato che non si tratta di un attacco terroristico, pur riconoscendo che l’uomo si sia deliberatamente lanciato sul gruppo di pedoni. L’autista del mezzo è stato arrestato dalle forze dell’ordine. “Non è un atto di terrorismo – ha dichiarato il comandante della Polizia, Stuart Bateson -. Crediamo che sia collegato ad un accoltellamento avvenuto in precedenza nella parte meridionale della regione di Victoria”.

Le vittime

Le tre persone morte si trovavano in diversi punti di Bourke Street. Sono un uomo e una donna trentenni e un bambino la cui età non è stata fornita per motivi di privacy. Altri 20 sono rimasti feriti, cinque dei quali in condizioni critiche. Tra questi ultimi anche un bambino piccolo.