SISMA: NOTTE TRANQUILLA AD AMATRICE, ESTRATTO UN ALTRO CORPO

Prima notte tranquilla ad Amatrice dopo il terremoto del 24 agosto scorso che ha devastato la cittadina collocata al confine tra Lazio e Abruzzo e lo sciame sismico dei giorni successivi. Nessuna scossa di rilevo ha turbato i circa 2.500 sfollati accampati nelle tende allestite dalla Protezione Civile.

Proseguono, intano, le operazioni per il recupero dei corpi ancora sepolti sotto le macerie. L’ultimo cadavere estratto è quello di una donna che, al momento del sisma, si trovava in una stanza del primo piano dell’Hotel Roma. Per riuscire a tirarla fuori i Vigili del Fuoco hanno dovuto scavare per 4 metri e tagliare le travi che impedivano il passaggio. All’appello, tra le vittime che si trovavano nell’albergo, mancano ancora 2 corpi, già individuati, ma difficili da raggiungere.

L’ultima scossa di rilievo (magnitudo 4.4) si è registrata domenica alle 17.55, con epicentro vicino ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Nella frazione di Pescara del Tronto i tavoli, i lampioni e le tende del campo hanno visibilmente oscillato, scatenando grande preoccupazione tra gli sfollati e i soccorritori. Il sisma è stato percepito dalla popolazione in una vasta area delle Marche.

Le vittime finora accertate del terremoto sono 290 – cifra corretta dalla prefettura di Rieti rispetto a 291 -, mentre il numero di 10 dispersi è giudicato “plausibile” dal capo della Protezione civile, che però lo attribuisce al sindaco di Amatrice. “Noi non facciamo numeri sui dispersi per la difficoltà di dimensionare il fenomeno – ha detto dopo la prima riunione della nuova Direzione comando e controllo (Dicomac) a Rieti -. Se il sindaco ha contezza che ad Amatrice mancano 10 persone all’appello, noi lavoriamo per ritrovarle”.