Cresce l’atrocità dell’Isis. Bruciato in una gabbia il pilota giordano

Una morte atroce e spietata. L’Isis ha giustiziato il pilota giordano Maaz al Kassasbeh bruciandolo vivo all’interno di una gabbia. La barbara esecuzione è stata mostrata attraverso un video diffuso in rete da diversi siti jihadisti. Nelle immagini si vede l’ostaggio vestito con una tuta arancione camminare all’aperto prima di essere rinchiuso in una piccola prigione di metallo. Quindi le foto sequenze diffuse sui social media si mostrano una grossa fiammata che divampa dall’interno della cella.

La tv satellitare al Jazeera che ha dato per prima la notizia ha detto di aver visionato il filmato ma che non intendeva pubblicarlo perché le immagini “sono raccapriccianti anche per gli standard dello Stato islamico”. Kassasbeh era stato catturato il 24 dicembre e l’Isis, dopo aver detto di averlo ucciso ai primi di gennaio, aveva chiesto la liberazione dell’aspirante kamikaze qaedista Rajada al Rishavi in cambio della sua vita. Amman si era detta pronta allo scambio, ma voleva la prova che Kasasbeah fosse vivo. Dopo la decapitazione dei due ostaggi giapponesi, questa è la terza esecuzione commessa dagli uomini dell’autoproclamato Califfato nell’arco di pochi giorni.