Zingaretti in Lombardia, appello agli alleati per i ballottaggi: “E’ il tempo dell’unità”

Il segretario dem a sostegno dei candidati nel rush finale delle comunali: "Vince chi porta più gente a votare"

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Archiviata la tornata regionale, tutto sommato chiusa positivamente per il Partito democratico, il segretario dem Nicola Zingaretti prepara il terreno per la sfida dei ballottaggi delle comunali in Lombardia, dove torna, come ricorda ai cronisti, a qualche mese “da quel famoso aperitivo” con il sindaco meneghino. Una giornata in cui, ha spiegato il governatore del Lazio, “ero venuto per portare solidarietà a una città ferita rispettando le regole che la Regione Lombardia dava in quel periodo. Perché io non mi permetterei mai di violare le regole”. Questa volta l’occasione è un comizio elettorale a Voghera. E, più nello specifico, un appello agli alleati, che chiama alla coesione sulle corse dei ballottaggi.

Zingaretti, appello e incoraggiamento

Sul palco del Pavese, Zingaretti si è rivolto agli alleati, “facendo appello con il cuore e con la testa a tutti gli elettori e a tutte le elettrici che sostengono l’alleanza di governo: a tutti loro dico che ora è il tempo dell’unità”. Il messaggio non è solo al Movimento 5 stelle, ma anche a Italia Viva e Liberi e Uguali: “Abbiamo una bellissima legge elettorale con doppio turno per i Comuni, secondo me la migliore che c’è, forse in Europa. Perché permette al primo turno di correre a tutti i partiti, di presentarsi e si gareggia ognuno con le proprie idee. E poi, se non c’è il 50,1%, si sceglie chi fa il sindaco. È una cosa molto diversa”. L’invito del segretario dem è a prestare attenzione al ballottaggio: “E’ 0-0 e palla al centro. Vince chi porta più gente a votare”.

Niente slogan

Più o meno lo stesso discorso Zingaretti lo formula a Legnano, dove è intervenuto per sostenere il candidato Lorenzo Radice, in un comizio partecipato anche dal sindaco di Milano, Beppe Sala. “Non si può fare campagna elettorale con il ‘boia chi molla’. La destra fa campagna con slogan, odio e in certe zone con rigurgiti neo fascisti come è accaduto in Toscana”.