VOTO ALLE DONNE: 96 ANNI FA GLI USA APPROVARONO IL XIX EMENDAMENTO

Il 26 agosto del 1920 gli Stati Uniti d’America approvarono il XIX emendamento della Costituzione, un’importantisima norma che concesse – dopo anni di lotte – alle cittadine americane il diritto di voto. La lunga battaglia per il suffragio universale, però, iniziò molti anni prima con il movimento delle “suffragette”, attiviste che dal 1848 chiedevano il diritto recarsi alle urne, come invece potevano già fare i loro pardi, mariti e figli.

Una data da commemorare, quindi, perché simbolo del raggiungimento di un obiettivo non facile da ottenere, il suffragio universale. Basti pensare che in diversi altri paesi la conquista del suffragio universale fu più tortuoso: la Francia, ad esempio, che pure aveva avuto già nella rivoluzione francese una prima presa di coscienza, concesse il diritto solo nel 1945, mentre la civilissima Svizzera nel 1971.

L’articolo che 96 anni fa diede finalmente il diritto di voto alle donne americane recitava: ” il diritto di voto dei cittadini degli Stati Uniti non potrà essere negato o disconosciuto dagli Stati Uniti o da uno degli Stati a motivo del sesso”.

Le “suffragette” usavano diffondere le proprie idee attraverso comizi, scritte sui muri o cartelli con slogan come ad esempio “Votes for women” o contenenti frasi inneggianti alla promotrice della rivolta. Spesso, però, queste manifestazioni venivano soffocate con la violenza da parte delle forze dell’ordine e con l’arresto di molte militanti femministe.