La Corea del Sud annuncia un piano d’indennizzi per le vittime del militarismo nipponico

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha accolto con favore il piano annunciato dalla Corea del Sud per risarcire le vittime del lavoro forzato del Giappone

Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol

La Corea del Sud ha annunciato che compenserà i lavoratori sudcoreani costretti a lavorare per le aziende nipponiche durante la Seconda guerra mondiale, negli sforzi per risolvere una delle più spinose questioni storiche che hanno ostacolato le relazioni con il Giappone.

La fondazione

Una fondazione governativa, ha detto il ministro degli Esteri Park Jin, risarcirà 15 vittime che nel 2018 hanno vinto cause legali contro Mitsubishi Heavy Industries e Nippon Steel attraverso un fondo alimentato da donazioni del settore privato. Il piano, in base a quanto riferito dai media locali, non coinvolge direttamente il governo di Tokyo.

La reazione del Giappone

Il Giappone ha accolto positivamente il piano sudcoreano, utile a ristabilire legami “sani” dopo anni di tensioni. “Il governo di Tokyo valuta le misure annunciate oggi dal governo sudcoreano come uno sforzo per ripristinare sani legami Giappone-Corea del Sud dopo che si sono trovati in una situazione molto grave a causa della sentenza del 2018”, ha dichiarato il ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi. Nel 2018, la Corte suprema di Seul ordinò ad alcune aziende giapponesi di pagare vari indennizzi per il lavoro forzato.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha accolto con favore il piano annunciato dalla Corea del Sud per risarcire le vittime del lavoro forzato del Giappone in tempo di guerra, ricordando che i due Paesi sono “due dei più importanti alleati degli Usa e siamo ispirati dal lavoro che hanno svolto per far progredire le loro relazioni bilaterali”. Pertanto, si legge in una nota, “accogliamo con favore gli storici annunci odierni da parte dei governi della Repubblica di Corea e del Giappone sulla conclusione delle discussioni relative a delicate questioni storiche”.

Fonte: Ansa