Blitz negli studi Rai di Viale Mazzini

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Blitz mattutino della Guardia di finanza negli uffici della sede Rai di Viale Mazzini: secondo quanto riportato, i finanzieri avrebbero effettuato l’irruzione allo scopo di acquisire dei documenti i quali, a quanto sembra, risalirebbero all’epoca della direzione di RaiNews da parte dell’attuale direttore, Monica Maggioni. Alcune fonti della rete televisiva, interpellate dall’Ansa, hanno riferito di aver offerto la massima collaborazione agli agenti arrivati nella sede romana: “Stiamo fornendo tutta la documentazione richiesta che era, tra l’altro, già stata consegnata all’Autorità nazionale anticorruzione”. Le stesse fonti, avrebbero inoltre confermato l’operazione di acquisizione di documenti messi in atto dalla GdF e anche le motivazioni, prima presunte, della richiesta, legate alla direttrice Maggioni: nello specifico, la requisizione riguarderebbe la vicenda, già nota, delle trasferte effettuate dalla presidente per la presentazione del suo libro.

Il caso

Nel mirino dei finanzieri, sarebbero finiti anche gli affidamenti dei servizi dei nuovi media da parte di RaiNews, della quale Maggioni è stata direttrice. Secondo Viale Mazzini, però, tale vicenda non rientrerebbe nei controlli effettuati dalle sei Fiamme gialle, le quali avrebbero focalizzato il loro interesse esclusivamente sulle spese sostenute per il tour di presentazione del libro, documentate su fogli di viaggio e note spese (tra i materiali acquisiti). La Gdf ha requisito anche la relazione scritta dalla Rai e spedita all'Autorità anticorruzione. Sul caso del volume di Maggioni, erano state avanzate addirittura due interrogazioni parlamentari da parte del Movimento 5 stelle, una a firma Leuzzi e l'altra Fico. Su quella presentata dall'esponente dell'ala ortodossa M5S, la Rai rispose
che Maggioni ha tenuto 8 incontri pubblici mentre dirigeva RaiNews24. Secondo la tv di Stato, gli incontri hanno riguardato sì il libro “Terrore mediatico”, ma in realtà si sono allargati a una scelta editoriale di Maggioni che, da gennaio del 2015 in poi, pose il veto sui video dell'Isis durante i suoi tg, rifiutandosi di metterli in onda durante le dirette.