Arrestato in Australia finanziatore dell’Isis, inviava soldi via Usa

L’Isis ha raggiunto un livello di ramificazione molto elevato. Infatti i suoi sostenitori, sempre più numerosi, mietono terrore nel mondo con razzie e video shock. Anche in Australia ultimamente si sta formando una cerchia abbastanza folta di sostenitori del califfato islamico. La situazione non va affatto sottovalutata e ciò che fa riflettere è la giovane età di coloro che si arruolano o comunque vogliono fomentare e finanziare questa cellula terroristica.

Un ragazzo di soli 23 anni è stato arrestato dalla polizia australiana perché sospettato di aver inviato ad un cittadino americano 12.000 dollari, circa 8.600 euro, per finanziare il suo trasferimento in Siria con lo scopo di combattere per l’Isis. L’arresto è scattato dopo che gli inquirenti avevano accertato che il ragazzo si apprestava ad inviare nuovi fondi. La gravità della situazione appare subito evidente perché questi giovani “nuovi militanti” cercano con tutte le loro forze, anche con piccoli finanziamenti, di favorire il terrorismo e quindi l’Isis.

Proprio qualche giorno fa, 15 jihadisti dello stato islamico, sono stati arrestati dalla polizia, perché con tutta probabilità volevano catturare uno o più comuni cittadini australiani per filmare la loro decapitazione. Questa operazione ha richiesto la messa in campo di oltre 800 agenti e tra quelli messi in manette c’era anche Omarjan Azari, un altro giovanissimo che avrebbe ricevuto per telefono, da parte della personalità australiana più vicina all’Isis Mohammad Baryalei, l’ordine di compiere omicidi in pubblico.