Padri Sinodali: unioni di fatto e aborto al centro del dibattito

Quella di oggi è la nona Congregazione del Sinodo sulla Famiglia e durante i 15 interventi – 6 di coppie e 9 di singoli – i Padri Sinodali e il Santo Padre hanno ricordato le famiglie del Medio Oriente. Si è parlato soprattutto dell’Iraq, terra dove i numerosi conflitti influiscono pesantemente sulla famiglia, costretta così a lasciare le proprie radici alla ricerca di un nuovo luogo dove poter vivere senza paura. “Riuniti attorno al Successore dell’Apostolo Pietro, noi Padri sinodali della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, insieme a tutti i partecipanti, condividiamo la paterna sollecitudine del Santo Padre, esprimendo profonda vicinanza a tutte le famiglie che soffrono a causa dei numerosi conflitti in corso. Nel ringraziare le Organizzazioni internazionali e i Paesi per la loro solidarietà – proseguono i padri sinodali -, invitiamo le persone di buona volontà ad offrire la necessaria assistenza e l’aiuto alle vittime innocenti della barbarie in atto, e allo stesso tempo chiediamo alla Comunità internazionale di adoperarsi per ristabilire la convivenza pacifica in Iraq, in Siria e in tutto il Medio Oriente”.

Sono stati affrontati argomenti come l’aborto e le unioni omosessuali e delle recenti aperture da questo punto di vista da parte di alcuni paesi occidentali. I Padri Sinodali hanno ribadito che l’espressione, fin troppo spesso usata, “diritti alla salute sessuale e riproduttiva” racchiude in sé principi a volte contraddittori: “La condanna dell’aborto forzato e la promozione di quello sicuro, oppure la tutela della maternità e la promozione della contraccezione. Pur se privi di valore vincolante, tuttavia la promozione di tali diritti rappresenta un rischio, perché può influenzare l’interpretazione di altre norme, in particolare nel campo della lotta contro la discriminazione della donna”.