Trovati morti i 2 alpinisti dispersi da ieri

Sono stati trovati morti gli alpinisti dispersi da ieri nella zona della Cristalliera, la montagna di 2.800 metri che fa da spartiacque tra la Val Susa e la Val Chisone, in provincia di Torino. I tecnici del soccorso alpino, che da questa mattina li cercavano a bordo di una eliambulanza del 118, hanno individuato le due salme e hanno proceduto con il recupero. I due avevano trascorso la notte tra sabato e domenica al bivacco del lago Laus, a 2.270 metri. E' quindi probabile che il decesso risalga a ieri, quando il loro mancato rientro ha fatto scattare l'allarme.

Sei vitttime

I due alpinisti sono rispettivamente la quinta e la sesta vittma della montagna da inizio anno. Un gennaio iniziato tragicamente con la morte di due bambine di 9 e 8 anni, decedute la prima mentre sciava con il padre e la saconda mentre scendeva in slittino con la madre. 

Camilla Compagnucci era finita violentemente contro una barriera frangivento lungo la pista da sci Imbuto di Sauze d'Oulx, in Val di Susa, sempre in provincia di Torino. Emily Formisaro, 8 anni, è invece morta sul colpo su una pista del Corno del Renon dopo essersi schiantata contro un albero con lo slittino sul quale viaggiava anche la madre attualmente ricoverata in condizioni disperate a Bolzano.

Ieri altri due morti. Il primo è avvenuto sul Monte Blumone nel bresciano, a 2843 metri sul livello del mare, tra la Vallesabbia e la Vallecamonica. Un alpinista Michele Spada è morto mentre stava affrontando un canalone al fianco di una donna, ferita gravemente. Entrambi 44enni, milanesi, avevano da poco lasciato il rifugio. Probabile che la loro caduta sia stata dovuta a una lastra di ghiaccio

E sempre a causa del ghiaccio, attorno alle 8.20 di ieri a Valbondione in località Tre Croci nella Bergamasca, un 47enne residente a Berzo San Fermo (Bergamo) è precipitato lungo un sentiero. Stava affrontando una giornata in solitaria. “Non utilizzava i ramponi”, hanno spiegato su leggo.it gli uomini del Soccorso Alpino che hanno recuperato il corpo senza vita della vittima.