Migranti, trilaterale Gentiloni-Macron-Merkel a Trieste: “Serve un’Europa coesa”

Un summit per tre a Trieste, dove il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha accolto la cancelliera tedesca Angela Merkel e l’inquilino dell’Eliseo, Emmanuel Macron, per il trilaterale sui Balcani all’indomani dell’apertura di Frontex alla rivisitazione del programma “Triton” nel Mediterraneo. Un passo in avanti, quello compiuto ieri a Varsavia, verso lo stato d’emergenza attraversato dall’Italia e le oggettive difficoltà del Paese nell’affrontare le continue operazioni di soccorso e accoglienza verso il corposo numero di migranti che percorre la rotta del Mediterraneo centrale. Un argomento, questo, posto al centro del vertice fra i tre leader politici, andato in scena a bordo della nave-scuola “Palinuro”, ancorata nel molo Audace del porto di Trieste.

Gentiloni: “Condividere politica migratoria”

L’intento dell’Italia è lo stesso che, con una netta bocciatura, era stato avanzato nel vertice di Tallinn fra i ministri dell’Interno dei Paesi membri, ossia la richiesta di apertura degli scali portuali ai barconi dei migranti anche da parte degli altri Stati con sbocco sul Mediterraneo. In Estonia era arrivato il secco “no” dei governi interessati (Germania e Belgio in primis) ma, a seguito dei continui sbarchi sul territorio italiano, qualche passo in direzione dello Stivale è stato mosso, arrivando a strappare la promessa di una possibile rivisitazione (almeno in parte) dell’operazione che ha di fatto sostituito l’italiana Mare nostrum: “Abbiamo confermato la necessità di avere un’Unione europea più coesa e più forte – ha detto il presidente Gentiloni a margine dell’incontro -. L’Italia ha fatto e continuerà a fare la sua parte sul tema del soccorso e dell’accoglienza ma contemporaneamente si batte perché la politica migratoria non sia affidata soltanto ad alcuni Paesi ma sia condivisa da tutta l’Ue”.

Merkel: “L’Italia ha fatto grandi cose”

Sulla stessa lunghezza d’onda la cancelliera tedesca che, al termine dell’incontro, ha spiegato che la Germina vuole “essere solidale con l’Italia nella politica delle migrazioni. L’Italia ha fatto grandi cose, ad esempio nella registrazione e nell’accoglienza dei profughi”. E, come già emerso nel vertice di Tallinn, fra le contromisure vagliate dall’Europa emerge anche l’auspicata collaborazione con gli Stati africani affacciati sul Mediterraneo: “Tutti e tre dobbiamo affrontare la lotta contro la migrazione illegale, attraverso la cooperazione con l’Africa, particolarmente importante per zone come il Niger e la Libia”.

Macron fa mea culpa

Se Gentiloni e Merkel auspicano una coesione guardando all’immediato futuro, il presidente Macron fa anche un po’ di autocritica su quanto svolto finora dalla Francia a proposito dell’emergenza migranti: “Esprimo la solidarietà all’Italia, la Francia non ha sempre fatto la sua parte per quanto riguarda i rifugiati, stiamo accelerando i processi e lo faremo. Noi faremo la nostra parte in questa lotta, è un dovere”. Poi precisa: “Non possiamo accogliere chi vuole venire in Italia per motivi economici, non hanno gli stessi diritti di chi fugge dalla guerra”.