Valanga in val di Rhemes: recuperati i corpi dei tre scialpinisti

Sono stati recuperati i corpi dei tre scialpinisti dispersi da ieri sotto una valanga in val di Rhemes, nella zona del Gran Paradiso, in Valle d'Aosta

Foto di Kira Laktionov su Unsplash

Sono stati recuperati i corpi dei tre scialpinisti sepolti da ieri sotto una valanga in val di Rhemes, nella zona del Gran Paradiso, in Valle d’Aosta. Erano sotto la neve da ieri: le speranze di trovarli in vita erano nulle. Le salme sono state portate in elicottero all’aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe (Aosta). A dare l’allarme, ieri, il loro istruttore, Matteo Giglio (49) anche lui travolto ma scampato alla tragedia.

Le vittime

I tre allievi del corso per guide alpine della Valle d’Aosta sono: Lorenzo Holzknecht, di 39 anni, campione di scialpinismo, nato a Sondalo e cresciuto a Bormio, Sandro Dublanc, di 44 anni, maestro di sci di Champorcher, e il finanziere Elia Meta, di 37 anni, in servizio nella caserma di Entreves.

La valanga

La massa di neve si è staccata verso le 14 di ieri sotto la punta Goletta, a 3.250 metri di altitudine, nei pressi del col de la Tsanteleina, quasi al confine con la Francia. In quattro sono stati travolti dalla massa di neve. Dopo la salita in quota con le ‘pelli di foca’, stavano scendendo quando il ripido pendio si è staccato sotto ai loro sci ed è crollato a valle. L’istruttore Matteo Giglio, esperta guida alpina valdostana di 49 anni, è rimasto semisepolto, ma è riuscito a ‘galleggiare’ sulla neve e a tirarsi fuori dopo qualche decina di metri. Subito ha cercato i suoi allievi, con l’ausilio dell’apparecchio per la ricerca in valanga (l’Artva). Una volta individuati lungo la ‘colata’, a poca distanza l’uno dall’altro, si è messo a scavare con la pala per estrarli dalla neve. Nessuno dava segni di vita, i volti erano già cianotici.

Essendo in una zona dove non c’è segnale telefonico, Giglio ha quindi deciso di scendere: ha impiegato circa un’ora, con un solo sci e un solo bastoncino, per raggiungere un punto più a valle dove il telefono ha iniziato a funzionare e ha potuto dare l’allarme, che è stato raccolto sia in Italia sia in Francia. Da Courmayeur è decollato l’elicottero ‘Sierra Alpha 3’ con le guide alpine e il medico del 118, oltre agli uomini della guardia di finanza di Entreves. Nonostante il maltempo, in pochi minuti ha raggiunto la zona della Tsanteleina. Giglio è stato recuperato e subito trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Parini di Aosta: le sue condizioni sono buone, ha riportato alcune contusioni ed è sotto choc. Contattato telefonicamente non ha voluto rilasciare commenti: “Non ho nulla da dire, nulla da raccontare”. Condotte dal Soccorso alpino valdostano, le ricerche sono scattate alle 16. I tecnici e gli operatori sanitari sono stati trasportati in elicottero fino sopra il rifugio Benevolo, a 2.300 metri di quota, e da lì hanno proseguito a piedi. A causa delle pessime condizioni meteo, non è stato possibile raggiungere il luogo della valanga né via terra né con l’elicottero. Le operazioni sono state sospese alle 19 e sono riprese questa mattina.

Fonte: Ansa