BOSSI TIRA LE ORECCHIE A SALVINI: “UNO SVARIONE FAR FUORI TOSI”

Lo scontro generazionale si fa sentire anche nella Lega Nord rivitalizzata dalla cura Salvini. Le “purghe”, così le ha definite, non sono piaciute a Umberto Bossi, padre nobile del Carroccio sin dalla sua fondazione. La critica è rivolta nei confronti del suo successore e all’opera di pulizia del partite che, secondo il Senatur, rischia di indebolire il partito. “Sono contento di aver visto tanta gente anziana che si è salvata – ha detto Bossi dal palco allestito in occasione dei 30 anni della Lega- . Alla fine per fortuna sono di quelli, con Calderoli, che decide, se uno viene espulso, se può rientrare o meno. Basta scrivere a me, far la richiesta a me. Non mi macchierò mai dell’ignominia di mettere fuori una persona che ha creduto per 20-30 anni nella Lega. Non metterò fuori nessuno”.

Meno che mai lo avrebbe fatto con Tosi, nonostante i rapporti fra i due non fossero eccellenti. “Non l’avrei fatto uscire in campagna elettorale, sarei stato più cauto – ha spiegato a Repubblica Tv -. Avrei fatto prima l’accordo con Berlusconi, in maniera da bloccare le mani a Forza Italia nel Veneto. Ora c’e’ il rischio che faccia l’accordo con Berlusconi contro Zaia. Mi auguro si possa rimediare allo svarione che abbiamo fatto”. Le parole del fondatore non hanno intimorito Salvini, convinto di aver fatto la scelta giusta. “La partita Tosi è finita – ha chiarito – Sarebbe bello che una volta nella vita, in Italia, qualcuno che cambia partito mollasse anche la poltrona. Sappiamo che è chiedere troppo però la partita è finita. Bossi è libero di pensare quello che vuole”.