OLIMPIADI 2024, TORONTO RINUNCIA ALLA CANDIDATURA: NON CI SONO SPONSOR

Toronto non si candiderà a ospitare i Giochi Olimpici del 2024, evento al quale concorrono anche Roma, Parigi, Los Angeles, Amburgo e Budapest. Secondo indiscrezioni riportate dal quotidiano The Star, l’annuncio ufficiale, della rinuncia alla candidatura arriverà nelle prossime ore dal sindaco John Tory. A pesare sarebbe stato lo scarso appoggio delle aziende e della provincia, ma anche la mancanza di potenziali sponsor per l’evento. La candidatura sarebbe costata a Toronto 60 milioni di dollari, una cifra che avrebbe dovuto essere coperta dal settore privato.

La rinuncia della città canadese non è stata la prima nella corsa per la conquista dei Giochi Olimpici del 2024. Nel luglio scorso la città statunitense di Boston aveva annunciato di volersi ritirare in seguito alle tensioni sorte fra la città e il Comitato Olimpico americano (Usoc). Il sindaco di Boston, Martin Walsh, aveva denunciato in conferenza stampa le pressioni dell’Usoc affinché firmasse un contratto con cui si impegnava a portare avanti la candidatura. “Non firmerò un accordo per ospitare i Giochi se non avrò garanzie che i miei cittadini non dovranno firmare il conto finale, mi rifiuto di ipotecare il futuro della città” aveva dichiarato Walsh, precisando di voler conoscere i dettagli finanziari prima di impegnarsi in un’impressa tutt’altro che economica.

Sulla candidatura di Roma, invece, il governo italiano non sembra aver dubbi. “Facciamo tutti il tifo perché il Comitato olimpico nazionale, insieme al Comune e al Governo, possa portare a casa le olimpiadi a Roma nel 2024”, ha detto ieri sera il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ospite della trasmissione tv “Otto e Mezzo”. I moderni giochi olimpici furono inaugurati nel 1896 ad Atene. La Città eterna ne fu la sede ospitante solo nel lontano 1960. Quattro anni prima, Cortina d’Ampezzo ospitò l’edizione invernale.