Il Pantheon verso il ticket ma l'idea ancora divide

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Pantheon a pagamento? Stavolta sembra davvero che la controversa soluzione proposta dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, sia in dirittura d’arrivo. Ad annunciarlo è stato lo stesso guardasigilli che, riferendosi alla basilica di Santa Maria ad Martyres, ha spiegato che sarà applicato un ticket d’ingresso al costo di 3 euro,con la time line prevista all’inizio del 2018. Da quella data in poi, per accedere al monumentale tempio di Piazza della Rotonda potrebbe essere necessario versare quello che, in sostanza, sarà un contributo alla sua manutenzione come a quella di altri monumenti. Non si tratta di una proposta nuova (in Italia molte chiese richiedono un biglietto d’ingresso per accedere alle visite) ma la messa a pagamento del Pantheon non aveva mancato di suscitare polemiche e scontri politici, specie con il vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma Capitale, Luca Bergamo, fermamente contrario all’idea di inserire una biglietteria all’interno della chiesa-tempio romana.

Pantheon, dilemma biglietteria

La biglietteria, appunto. Una delle incognite maggiori, secondo quanto affermato dal ministro, riguarderà proprio il posizionamento del box-office che ospiterà gli addetti ai tagliandi. Difficile farlo all’esterno, dove i visitatori sarebbero, a quel punto, in fila per entrare; altrettanto complicato posizionarlo dentro, dove ve n’è già uno. Eppure, Franceschini ha garantito che l’unico passo ancora da fare per giungere all’obiettivo è proprio l’apposizione della biglietteria. A questo punto, essendo il tempio edificato da Agrippa anche una chiesa cattolica, potrebbe esserci anche il parere favorevole da parte del Vicariato che, nel febbraio scorso, aveva già precisato che, qualora fosse stato applicato un ticket al Pantheon, non avrebbe percepito alcun incasso.

La posizione del Vicariato

Vistosi chiamato in causa sulla questione, il Vicariato aveva specificato, oltre all’assoluta non veridicità delle ipotesi giornalistiche formulate su una presunta spartizione dei proventi, la natura eccezionale del Pantheon ponendo, però, due condizioni al pagamento: “l’esiguità dell’importo” e “la gratuità degli ingressi durante l’esercizio delle attività di religione e di culto nella basilica”. A ogni modo, al di là delle remore politiche e logistiche, i 7 milioni di visitatori che, ogni anno, transitano per il Pantheon, potrebbero portare un guadagno non indifferente per le casse dello Stato. Il problema, semmai, riguarderebbe l’afflusso dei turisti e, allo stesso modo, l’impossibilità per i fedeli di recarsi in preghiera nella basilica in orari al di fuori di quelli garantiti come gratuiti.