APRE IL “FESTIVAL VERDI” AL TEATRO REGIO DI PARMA, MA SONO TANTE LE NOTE STONATE

Sarà “Otello”, il secondo incontro tra la drammaturgia di William Shakespeare e le musiche di Giuseppe Verdi, a inaugurare giovedì 1 ottobre, al Teatro Regio di Parma l’edizione 2015 del Festival dedicato al compositore di Busseto. Il dramma del moro di Venezia sarà presentato in un nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi con la direzione musicale di Daniele Callegari. La prima di una manifestazione che quest’anno non sembra essere nata sotto una buona stella, e che ha rischiato di essere rinviata in seguito al ritiro del baritono Roberto Frontali prima, e del tenore Roberto Aronica dopo.

Nell’obiettivo di “trovare il migliore artista attualmente disponibile per il ruolo di Otello”, il Teatro ha proseguito le audizioni ed ha individuato in Rudy Park il tenore che lo interpreterà nelle prime due recite in programma. Negativa è invece, per la kermesse, la cancellazione del concerto del “Trio di Parma”, in calendario l’8 ottobre. La performance rientrava nella collaborazione con “Traiettorie”, il festival di musica moderna e contemporanea che, a causa del mancato finanziamento del Fondo Unico per lo Spettacolo, ha dovuto cancellare alcuni concerti.

Altra nota stonata per il festival di quest’anno è il processo di internazionalizzazione che non sembra, per il momento, suscitare un grande interesse fra il pubblico. Per il gala lirico con Coro e Orchestra del National Centre for the Performing Arts di Pechino, organizzato dal Regio con il Comune e la Fondazione Toscanini, in cartellone domenica prossima, erano ancora disponibili sul sito internet del teatro oltre 600 biglietti da 10 euro (la capienza dell’auditorium è di 780 posti).