LEGGE SEVERINO METTE A RISCHIO DE MAGISTRIS, IL TAR NON HA GIURISDIZIONE

“Se il ricorso verrà accolto come chiesto ora dal Procuratore Generale, cadrà la sospensiva che mantiene de Magistris nel posto di sindaco e verrà meno la rimessione alla Corte Costituzionale che il Tar aveva sollevato per concedere la sospensiva”. Una decisione che “avrà risvolti anche riguardo alla vicenda De Luca che non potrebbe più rivolgersi al Tar come preannunciato” ha spiegato l’avvocato Gianluigi Pellegrino, promotore dell’istanza.

Sulla vicenda di Luigi De Magistris, il Tar aveva stabilito che la sospensione dalla carica di sindaco di Napoli, scattata per l’applicazione della legge Severino dopo la condanna in primo grado per abuso d’ufficio, venisse a cadere. De Magistris era stato quindi reintegrato nelle sue funzioni. Il Tar, inoltre, aveva inviato gli atti alla Corte costituzionale sollevando questione di legittimità sulla legge Severino. La successiva decisione del Consiglio di Stato ha poi in sostanza confermato questo quadro.

Il Movimento Difesa del Cittadino, attraverso il proprio legale Gianluigi Pellegrino, ha però presentato alle Sezioni Unite della Cassazione un cosiddetto regolamento preventivo di giurisdizione chiedendo alla Suprema Corte di stabilire se la competenza in materia sia o meno del giudice amministrativo o invece spetti al giudice ordinario, come, valutato il ricorso, chiede la Procura Generale della Cassazione. “Abbiamo chiesto alle sezioni unite di interrompere l’ipocrisia di un sistema che un lato approva legge a tutela dell’interesse pubblico e poi però compie scelte opposte e ne chiede la disapplicazione. In realtà sono decine gli amministratori sospesi o dichiarati decaduti con provvedimenti tutti confermati sia dal giudice amministrativo che soprattutto dai giudici civili che hanno giurisdizione” ha affermato l’avvocato Pellegrino.

La sospensione dalla carica è la misura, prevista dalla legge Severino, adottata nei confronti di De Magistris così come di altri amministratori locali. Tale misura, scrive il sostituto Pg Luigi Salvato, “si differenzia dalla decadenza soltanto perché a tempo determinato e non a tempo indeterminato, e, poiché il più contiene il meno, anche la controversia che questa concerne spetta alla cognizione del giudice ordinario appunto perché attiene ad una posizione giuridica di diritto soggettivo”

“In materia di contenzioso elettorale amministrativo, sono devolute al giudice ordinario le controversie concernenti l’ineleggibilità, la decadenza e l’incompatibilità”. E’ il principio “costantemente enunciato dalle Sezioni Unite” richiamato dalla Procura Generale della Cassazione riguardo alla legge Severino e al caso De Magistris. Principio che viene esteso anche alla sospensione. La Procura Generale della Cassazione ha dunque ritenuto fondato il ricorso proposto dall’avvocato Gianluigi Pellegrino, le Sezioni Unite tratteranno il caso il prossimo 26 maggio.