Juve, sudore al debutto: Chievo k.o. al 93'

Segna, prende gol, risegna e infine vince. E' una Juve pazza quella che apre la Serie A 2018-2019 al Bentegodi di Verona, contro un Chievo che inganna facendo la finta parte della vittima sacrificale e che, invece, per poco non fa il colpaccio contro i pluriscudettati freschi di CR7. Fra clivensi e bianconeri finisce 2-3, una partita pirotecnica che sembrava poter dire tutto (cioè nulla) dopo due soli minuti, quando Khedira aveva trovato il corridoio giusto col suo mancino per sbloccare immediatamente il match d'esordio. Il Chievo, invece, è rimasto organizzato, solido, trova il pari con Stepinski e addirittura il raddoppio a inizio ripresa con Giaccherini (rigore), prima di soccombere al fuoco amico di Bani (autogol) e di Bernardeschi, che firma il gol-partita al 93'.

Botta e risposta

Nel giorno dell'esordio di Cristiano Ronaldo nel campionato italiano, il pensiero va inevitabilmente a Genova e alla giornata di lutto nazionale istituita dal governo per ricordare le 43 vittime della tragedia del Ponte Morandi. Un minuto di silenzio, accompagnato da un applauso, precedono l'inizio di un campionato che, quest'anno, apre le danze con il Paese ancora in lacrime per l'inconcepibile strage del viadotto genovese. Si comincia tuttavia, e ad aprire i battenti della Serie A è la squadra capace di vincerne 7 negli ultimi 7 anni e presentatasi ai blocchi di partenza con tutta l'intenzione di replicare, forte anche dell'asso portoghese e di innesti di qualità eccelsa come Emre Can, Bonucci e Cancelo. E il leitmotiv di sempre sembra ripetersi dopo due minuti, quando da una punizione scodellata in area dalla destra Chiellini appoggia di testa per la girata vincente di Khedira: 2 soli minuti dall'inizio del match e la Juve è già avanti. Chievo in bambola, incapace di produrre e in balia delle folate juventine: Sorrentino ferma Dybala, poi Cancelo scalda il destro sparando alto e il tridente offensivo cestina un contropiede, lasciando ai clivensi il tempo di rifiatare. E il Chievo rifiata, infatti, conquistando metri man mano che la Juve cala i ritmi, trovando infine il gol del pari a una manciata di minuti dal  gong della prima frazione, con una zuccata di Stepinski pescato incredibilmente solo in area fra Bonucci e Chiellini.

Pari e… sorpasso

Nella ripresa torna in campo una Juventus che dà l'impressione di aver accusato il colpo: l'ex Giaccherini penetra in area, Cancelo lo atterra e lo spedisce dal dischetto, dal quale Giak firma il gol del sorpasso. Una mazzata che è anche un po' uno squillo di tromba per la banda di Allegri che, pian piano, inizia a guadagnare di nuovo metri: Cristiano Ronaldo si muove bene, è sua la conclusione che costringe Sorrentino agli straordinari ma il lavoro, al momento, è più che altro per i compagni. E la pressione juventina, infine, produce i risultati sperati: prima è Bani a farsi male da solo, deviando nella sua porta un traversone da corner, poi l'urlo strozzato per il gol di Mandzukic, annullato per fuorigioco, diventa apoteosi per il piattone vincente di Bernardeschi che, al 93', regala alla Juventus la vittoria. Per CR7 oggi è di prova: prese le misure del campionato italiano, la sfida sarà ora dimenticare i totalmente diversi campi di Spagna.