Parma: Pizzarotti indagato per la vendita della Stu Pasubio

Federico Pizzarotti è indagato per la vendita della Stu Pasubio. A comunicarlo è stato lo stesso sindaco di Parma, finito sotto inchiesta insieme all’ex commissario Mario Ciclosi per la cessione della quota di maggioranza della società di trasformazione urbana che ha realizzato un vasto intervento nel quartiere San Leonardo.

“Abbiamo liberato Parma – ha scritto l’ex M5s su Facebook – da 40 milioni di euro di debiti, ma risulto indagato. Sono venuto a conoscenza di una nuova indagine nei miei confronti, relativa a una questione di oltre 4 anni fa, quando diventato sindaco da pochissime settimane ho dovuto affrontare il difficile e grave problema del debito di Parma, che sappiamo tutti ha rischiato di mandare la città in default. Pur non conoscendo per nulla i dettagli dell’indagine, che non mi sono stati comunicati in modo ufficiale ma che ho appreso dalla stampa, so che si tratta della vendita di Stu Pasubio“.

Le indagini sono condotte dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, coordinato dalla pm Paola Dal Monte. Il fascicolo era stato aperto nel 2012 in modo autonomo, non in seguito ad esposti presentati. Pizzarotti, si è detto “sorpreso dell’indagine, visto che la vendita di Stu Pasubio era una procedura già in atto e visto che la società in questione era una partecipata che aveva oltre 40 milioni di debiti. Chi l’ha comprata era l’unico soggetto che aveva interesse ad acquisire la partecipazione per completare l’operazione immobiliare. Quello che abbiamo fatto noi, continuando l’operazione del commissario Ciclosi, è stato di liberare i parmigiani da un debito di più di 40 milioni lasciato in eredità”.

“Sono tranquillo, sono sereno, soprattutto – ha aggiunto il sindaco, da poco ex M5s – perché non mi occupo dei bandi di gara che escono, ci sono i tecnici per questo. So che anche questa volta il risultato è stato salvaguardare gli interessi dei parmigiani. Mi sono preso un impegno verso la città, assumendomi ogni onere. Continuerò a fare quello che ho sempre fatto, nel rispetto della legge e a tutela dei miei concittadini. Mi sorprende solo che ancora una volta la notizia esca dalla Procura senza che un avviso di garanzia con dettagli utili e dati essenziali arrivi al diretto interessato”.