Oltre il carcere: percorsi e storie di nuova cittadinanza

Emergenza sovraffollamento. Cresce il numero dei detenuti nei già sovraffollati penitenziari italiani, rileva Avvenire. E non si ferma l’ondata dei suicidi dietro le sbarre

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Sos carcere: emergenza sovraffollamento. Cresce il numero dei detenuti nei già sovraffollati penitenziari italiani, rileva Avvenire. E non si ferma l’ondata dei suicidi dietro le sbarre. “Al 31 agosto le persone ristrette nei 189 istituti di pena erano 58.428. Quasi mille in più del mese precedente. Cioè 7 mila oltre la capienza regolamentare – riporta il quotidiano della Cei-. Si attende l’approvazione da parte del governo dell’annunciato ‘pacchetto carceri’. Con l’aumento delle telefonate ai familiari e nuove norme a tutela del personale”. Intanto, per esempio, al carcere Vocabolo Sabbione di Terni sono stati cinque i decessi-suicidi dall’inizio dell’anno e diverse le risse. Alla condizione dietro le sbarre è stato dedicato in provincia di Salerno il progetto “Gocce Di Innocenza”. Al Sele D’oro percorsi per andare oltre il carcere con l’associazione Crisi Come Opportunità. A Oliveto Citra si è svolto un doppio appuntamento con Lucariello, Raiz e Ciccio Merolla. Prima il dibattito nell’auditorium e poi il concerto in piazza Europa. Il panel è stato il risultato di un intento comune del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno (giunto quest’anno alla 39° edizione) e Luca Caiazzo, in arte Lucariello. Rapper da anni impegnato come formatore nelle carceri minorili.carcere

Carcere fuori

L’intento è stato quello quello di aprire un dibattito in particolare sui temi legati alla detenzione minorile. Una questione negli ultimi tempi all’attenzione del grande pubblico. Grazie alla fiction Rai “Mare fuori” e per causa dei recenti fatti di cronaca. Attraversando l’esperienza virtuosa del progetto nazionale “Presidio Culturale Permanente negli Istituti Penali per Minorenni”, curato dall’Associazione CCO-Crisi come opportunità. Il progetto nasce all’interno dell’IPM di Airola, in provincia di Benevento, nel 2013. Negli anni ha coinvolto artisti di calibro internazionale. In particolare Ciccio Merolla e Raiz hanno saputo mettere a servizio la loro professionalità per raccontare e far emergere la voce di chi non ha voce. Un “Mare fuori” quotidiano, reale. Fatto di laboratori settimanali e costanti, di relazioni di fiducia, di professionisti e formazione. “Un dialogo costante con la società civile, artisti e istituzioni penali – spiegano i promotori dell’iniziativa-. Il ruolo della direzione degli IPM e del Tribunale per i minorenni è risultato fondamentale. Al meeting nel comune campano è intervenuta Margherita Di Giglio, magistrato di sorveglianza presso il Tribunale per i minorenni di Napoli. Oltreché Marianna Adanti. Direttrice dell’Istituto penale per minorenni di Airola e della Casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi. Lucariello, rapper e formatore di CCO-Crisi Come
Opportunità. Raiz, cantante e attore. Ciccio Merolla, percussionista e cantante.

Esplorazione quotidiana

Durante la rassegna è stato esplorato il viaggio (vissuto) di artisti e istituzioni che quotidianamente lavorano con ragazzi problematici. Giovani spesso minorenni e con storie difficili. Attraverso la cultura, la musica, il teatro, le parole e le immagini. Un ponte tra realtà e fiction. Ma soprattutto una finestra aperta sul ruolo della cultura nel recupero e prevenzione della devianza. “Ricordo la prima volta che con CCO sono entrato nel carcere minorile di Airola. Ho sempre pensato che fosse per me un’occasione e non un mero atto caritatevole – racconta Luca Caiazzo -. Lavorare con questi ragazzi, ascoltarli, vivere con loro le fragilità e le emozioni più profonde. Tutto questo mi ha ispirato e insegnato tanto. Sia a livello artistico che umano. Sono orgoglioso che questo importante riconoscimento arrivi proprio a quelle istituzioni del Mezzogiorno che hanno saputo mettere al centro la persona. Permettendo alla cultura di dare voce a realtà troppo spesso dimenticate“.carcere

Opportunità oltre il carcere

Il sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata spiega la decisione di aprire i dibattiti del Premio Sele d’Oro al tema della detenzione minorile. E soprattutto ai percorsi che “aiutano questi ragazzi ad andare oltre il carcere. In senso tanto letterale quanto metaforico“. Ciò è apparsa subito, “grazie all’amicizia con Luca Caiazzo” un’opportunità da cogliere. Prosegue Pignata: “Il Premio Sele d’Oro da quasi quarant’anni riflette e si interroga su una pluralità di temi. Argomenti che riguardano la politica, l’economia, il sociale, la cultura nel senso più ampio. Ma troppo spesso, sbagliando, l’approfondimento di questi temi dimentica il carcere e il mondo che ruota intorno a esso“. La fiction “Mare Fuori” ruota intorno alle storie di una serie di ragazzi finiti in un carcere minorile. Dalle cui sbarre vedono quel mare ormai lontano per tutti loro. I protagonisti principali sono Filippo, Carmine, Edoardo e Ciro. Filippo è un ragazzo milanese di buona famiglia che ha ucciso accidentalmente il suo migliore amico durante una notte brava. Carmine è di Secondigliano. E vive con il peso di essere destinato a una vita criminale. Da cui vorrebbe allontanarsi per condurre un’esistenza normale come parrucchiere. Edoardo è già un piccolo boss in attesa del suo primo figlio. Infine, Ciro sogna di diventare il padrone di Napoli. carcere

Consapevolezza e azione

Attraverso chi quella realtà, a vario titolo e con ruoli diversi, la vive, è stato aperto un dibattito. Con l’obiettivo di rendere ciascuno più consapevole e, dunque, più attivo e utile. Perché “le riflessioni devono sfociare nell’azione. Altrimenti rischiano di rimanere fini a se stesse“, precisa il sindaco. Sempre nell’ambito del progetto “Gocce di innocenza”, si è svolto il concerto di Lucariello, Ciccio Merolla. E Raiz, già voce degli Almamegretta, protagonista della fiction Rai Mare Fuori. A condurre è stata la giornalista Rossella Pisaturo. Nel corso del concerto c’è stata la “digital performance” dei fumettisti Pino Cuozzo e Fabiana Fiengo.