Droni su Gatewick, sospetti terroristi a Stoccarda

Tutto fermo a Gatwick, secondo scalo di Londra per importanza e numero di utenti, bloccato dalle autorità britanniche poiché segnalata la presenza di droni di dimensioni contenute ma, comunque, di natura sospetta, tanto che la stessa premier Theresa May è intervenuta sulla questione: “Abbiamo già approvato leggi che regolano l'utilizzo di droni, perciò quanto accaduto è illegale e coloro che mettono in pericolo velivoli rischiano cinque anni di prigione”. Per Stewart Wingate, ceo di Gatwick, si è trattato di un'azione organizzata con uno scopo ben preciso: “Si tratta di un'azione estremamente mirata, finalizzata a provocare la chiusura dell'aeroporto e a provocare enormi disagi visto che siamo a ridosso del Natale”. Inevitabili, infatti, pesantissime ripercussioni sui voli, con cancellazioni che hanno riguardato centinaia di tratte e migliaia di persone. I dispositivi di sicurezza sono ancora in stato di massima allerta, nonostante siano trascorse già diverse ore dalla segnalazione: l'esercito è stato chiamato a presidiare l'area attorno all'aeroporto e, a Downing Street, è stata convocata una riunione Cobra per valutare l'entità del pericolo e cercare di capire cosa fossero gli “oggetti volanti” che hanno sorvolato la zona.

Allarme a Stoccarda

Il passaggio dei droni nello spazio aereo di Gatwick ha fatto sì che venisse violato il sistema di sicurezza dell'aeroporto, esattamente quello che è successo a Stoccarda, dove le autorità hanno sospettato della presenza di potenziali terroristi all'interno dello scalo, immortalati dalle telecamere di sorveglianza nell'atto di scattare fotografie. Secondo quanto riferito dalla Bild, si cercano al momento 4 persone e sono stati messi per questo al lavoro anche gli uomiini dell'Intelligence tedesca. Anche altri 14 aeroporti della Germania sono stati messi in allerta poiché, secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, i 4 avevano intenzione di compiere un attentato in uno scalo del sud-ovest del Paese. Due di questi, padre e figlio, erano stati già sorpesi nell'atto di fotografare l'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.