E’ morto a 54 anni Stefano Farina, ex arbitro internazionale e responsabile della Can B

Una scomparsa improvvisa che ha gettato nel dolore il mondo dello sport italiano: l’ex arbitro e attuale responsabile della Commissione arbitrale della Serie B, Stefano Farina, è morto a Genova a soli 54 anni, dopo aver combattuto a lungo contro una malattia. Un male sul quale la famiglia, per volontà stessa dell’ex fischietto della Serie A, aveva mantenuto il massimo riserbo. Farina è stato uno dei volti storici del mondo arbitrale italiano a cavallo degli anni ’90 e 2000: il suo debutto in massima serie risale al 1995, quando venne chiamato a dirigere il match fra Foggia e Reggiana del 22 gennaio, collezionando da lì in poi altre 235 direzioni nel più alto livello del calcio del nostro Paese, più altre 117 fra i cadetti. Nel 2001 la sua nomina ad arbitro internazionale.

La carriera

Ed è proprio in campo europeo e mondiale che Farina raccoglie i consensi maggiori, arrivando a condurre due match della Coppa delle Nazioni oceaniane 2004 (Tahiti-Figi e Nuova Zelanda-Vanuatu) e, nel 2006, la finale di Supercoppa europea fra il Barcellona e il Siviglia, disputata al Louis II di Monaco e terminata 3-0 in favore degli andalusi. A partire dallo stesso anno, fino al 2008, ha ricoperto la carica di Rappresentante degli arbitri in attività, succedendo in questo ruolo al collega Massimo De Santis, inibito per 4 anni e 6 mesi dopo lo scandalo Calciopoli, dal quale Farina non venne neanche sfiorato. Prima del picco della sua esperienza internazionale, ben due finali di Supercoppa italiana arbitrate: quella del 2000 fra Lazio e Inter, con vittoria dei biancocelesti, e quella del 2002 fra Juventus e Parma, ad appannaggio dei torinesi. La carriera internazionale dell’arbitro genovese si conclude nel 2007, quella nel Can due anni più tardi (2009), dopo la concessione di una proroga di un anno.

Farina dirigente

Dopo aver appeso il fischietto al chiodo, Farina aveva intrapreso una carriera all’interno della stessa Commissione arbitri nazionale, ricoprendo il ruolo di Responsabile della Can D e della Can Pro, fino all’attuale designazione come responsabile della Serie B. L’Aia, subito dopo il suo decesso, ha espresso il proprio cordoglio ai familiari attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale dell’associazione a firma del presidente Marcello Nicchi e degli altri dirigenti. Ma, assieme a loro, è tutto il mondo dello sport italiano a stringersi attorno alla famiglia di un arbitro che, a tutti gli effetti, può essere considerato fra gli interpreti più apprezzati della categoria negli anni recenti.