Spranghe e minacce, la disavventura del cargo italiano

Una situazinoe divenuta presto un grave caso di sicurezza quella che ha visto coinvolto un cargo italiano all'estuario del Tamigi: la nave, infatti, è stata presa d'assalto da un gruppo di quattro clandestini armati di sabrre di ferro, che hanno chiesto in modo intimidatorio all'equipaggio di condurli in Inghilterra. Secondo quanto riportato finora, i quattro si sarebbero nascosti a bordo del cargo senza farsi vedere e, una volta scoperti, si sarebbero rapidamente armati per mettere sotto scacco gli uomini di bordo. Parlando a SkyNews, il portavoce del gruppo Grimaldi (proprietario dell'imbarcazione) Paul Kypiranou, i quattro clandestimini “sono armati di barre di ferro e minacciano l'equipaggio da questa mattina di avvicinarsi alla riva”.

Lo stallo

Per ora la sitiuazione è stata in fase di stallo, con le Forze dell'ordine che hanno avviato procedure per cercare di risol vere la questione senza incidenti ma, tuttora, sembra che le trattative siano a un punto: “E' tutto fermo – hanno detto dalla cbina di comanio -. Stiamo: ancora aspettando l'intervento delle autorità”, ha aggiunto. I clandestini sono riusciti a fuggire dalla cabina dove sono stati tenuti dopo che i marinai li avevano scoperti. “Hanno iniziato a minacciare l'equipaggio, chiedendo al comandante di navigare molto vicino alla costa”, ha detto ancora Kypiranou. In risposta “l'equipaggio si è chiuso sul ponte della nave, quindi è sicuro e nessuno è rimasto ferito”.

Non è terrorismo

Ora, i servizi segreti britannici hanno effettuato a un'azione per superare lo stallo e impedire conseguenze peggiori a bordo della nave, pratita dalla Nigeria alcune ore fa e ferma ormai da ore sull'estuario del Tamigi. In ogni caso, lo stesso Kypiranou aveva detto che, “in questo momento, non stiamo trattando questo incidente come una presa di ostaggi, un atto di pirateria o un incidente legato al terrorismo”.