SPLIT PAYMENT IVA: OK DALLA COMMISSIONE EUROPEA

Via libera da parte della Commissione europea allo split payment, misura temporanea inserita nella legge di Stabilità 2015 per combattere l’evasione soprattutto tra i fornitori delle amministrazioni pubbliche. La misura è già in vigore e vale oltre 900 milioni di euro. Trattandosi di questioni fiscali, la procedura prevede che la Commissione sottoponga il suo parere al Consiglio, il quale dovrà poi pronunciarsi all’unanimità.

Per l’ok definitivo bisognerà quindi aspettare probabilmente l’estate. Bruxelles si è convinta poiché “si tratta di una misura temporanea attraverso la quale l’Italia intende affrontare una frode dell’Iva molto specifica”, ha detto vanessa Mock, portavoce del commissario alla fiscalità Pierre Moscovici.

Il sistema proposto dall’Italia prevede che le amministrazioni pubbliche paghino al fornitore solo la somma dovuta per beni e servizi, e invece versino l’Iva direttamente in un conto bancario speciale, che fa capo all’erario. “Attraverso tale schema, l’Italia intende impedire le frodi dei fornitori che non pagano l’Iva alle autorità, problema che l’Italia ritiene di avere molto spesso”, spiega la Commissione.

La Commissione si è convinta anche perché la misura è “temporanea”, e l’Italia si è impegnata a non chiedere un rinnovo oltre il 31/12/2017. Bruxelles, quindi, alla scadenza non accettera’ estensioni. E fa sapere di monitorare “molto da vicino” la situazione del rimborso dell’Iva, che è costata all’Italia una procedura d’infrazione.

La recente riforma delle procedure attuata dall’Italia, spiega la Commissione, prevede che l’Iva si rimborsi entro tre mesi. Inoltre, “l’Italia ha detto che darà priorità ai rimborsi destinati a fornitori del pubblico. Infine, l’Italia dovrà presentare un rapporto entro 18 mesi alla Commissione riguardo, in particolare, la durata media delle procedure di rimborso in base a questa misura speciale”