Il diritto a un futuro degno e sostenibile appartiene a tutti

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A seguito degli eccessi consumistici di cui il genere umano nella sua totalità è responsabile, la nostra “Casa comune”, è lambita dagli effetti nefasti dei cambiamenti climatici che si stanno facendo sentire a 360 gradi nella vita quotidiana di ognuno di noi. Tutto ciò sta avvenendo per colpa di quello che, Papa Francesco, nell’enciclica Laudato sì, ha definito con lungimiranza “antropocentrismo dispotico”. Gli Stati, sia a livello europeo che nazionale, non si stanno adoperando per mitigare a sufficienza le conseguenze di tali mutamenti ambientali, come denunciato con forza dalle giovani generazioni insieme a molte associazioni di categoria.

Noi giovani crediamo che sia necessario ed irrinunciabile essere educati e preparati all’ascolto della voce della Terra e delle creature che su di essa vivono con l’obiettivo di cambiare l’attuale paradigma, ovvero modificare gli stili di vita di ognuno di noi all’insegna di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, trasformare abitudini oltremodo individualistiche in esperienze di condivisione e fraternità universale in grado di mettere al centro le persone e la tutela dell’ambiente nel suo complesso.

La classi politiche dei Paesi maggiormente avanzati, soprattutto in vista delle imminenti elezioni europee, devono mettere la salvaguardia del Creato al primo posto delle loro agende. Il diritto a un futuro degno e sostenibile appartiene a tutti e, noi giovani, oltre ad agire in prima persona su questo versante, dobbiamo essere tutelati dalle istituzioni per vedere sancito il nostro diritto a vivere in un mondo che sia protetto e non deturpato dal crescente inquinamento.