Come l’Ue ha deciso di contrastare l’utilizzo di sostanze stupefacenti

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Le istituzioni europee © Pexels da Pixabay

L’impiego e lo scambio di sostanze stupefacenti illecite rappresentano un complesso problema di sicurezza e di salute che colpisce milioni di persone nell’Unione Europea e nel mondo. La Relazione europea sugli stupefacenti 2022 stima che oltre 83 milioni di adulti nell’UE (ovvero il 29% della popolazione adulta) abbiano fatto uso di stupefacenti illeciti almeno una volta nella vita. Ogni anno sono migliaia i decessi per overdose nell’UE dovuti a sostanze illecite, la maggior parte dei quali dovuti a combinazioni di oppioidi illeciti, altre droghe illecite, farmaci e alcol. La elevata disponibilità e la facilità nel reperimento di sostanze stupefacenti, da un lato, e il costante incremento di sostanze diverse, dall’altro, richiedono un’azione di contrasto efficace a livello dell’UE.

A questa esigenza il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno risposto approvando lo scorso 30 giugno il nuovo regolamento (n. 2023/1322) che rivede il mandato dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (EMCDDA), al fine di stare al passo con un fenomeno della droga sempre più complesso e in rapida evoluzione. Al termine di un breve periodo di transizione, la EMCDDA si trasformerà nella Agenzia dell’Unione europea sulle droghe (EUDA).

L’istituzione della Agenzia dimostra la costante attenzione delle istituzioni europee al tema della droga e in particolare alla lotta al traffico illecito delle droghe e sostanze psicotrope. I principali compiti che l’Agenzia è chiamata a svolgere consistono nel fornire all’Unione e agli Stati membri informazioni fattuali, obiettive, affidabili e comparabili, allerta precoce e valutazione dei rischi a livello dell’Unione in materia di droga e in relazione a tutti gli aspetti collegati all’impiego di droghe; nonché nel raccomandare azioni adeguate e concrete basate su dati su come affrontare, in modo efficiente e tempestivo, le sfide relative a droghe.

La creazione di questa organizzazione e il riassetto dei compiti e delle funzioni ad essa delegati rappresentano un passo avanti nella lotta comunitaria all’impiego e al traffico di droghe. Tuttavia il vero passo avanti è il rinnovato approccio al tema delle droghe: il regolamento non si occupa solo dei rischi collegati l’utilizzo delle droghe sotto il profilo della salute, ma si propone di avere un approccio globale, multidisciplinare alla tutela delle persone. Le problematiche relative alla salute rendono necessario affrontare il tema dell’offerta di stupefacenti al fine di ridurre la disponibilità di stupefacenti nell’Unione e frenare la domanda di queste sostanze, contribuendo all’esame dei relativi problemi di sicurezza e protezione.

Il lavoro dell’Agenzia sarà animato dal prioritario rispetto dei diritti umani, dell’uguaglianza e dell’equità sanitaria: proponendo azioni non solo volte alla riduzione dell’uso e della circolazione delle sostanze vietate, ma anche volte alla prevenzione, al trattamento, alla cura, alla riduzione del rischio e del danno, nonché alla riabilitazione, al reinserimento sociale e al recupero dei tossicodipendenti.

Altro aspetto rilevante è l’impegno che l’Agenzia assume, per garantire la massima efficienza nell’affrontare il fenomeno della droga, di intrattenere scambi con le parti interessate e, in particolare, con la comunità scientifica, incluso il mondo accademico, e le organizzazioni della società civile, comprese le organizzazioni di persone che fanno uso di droghe e delle comunità colpite dal consumo e dalla vendita di stupefacenti o dalla criminalità connessa alla droga.

La rinnovata istituzione si propone dunque di avviare un approccio nuovo e multidisciplinare alla lotta alle droghe anche attraverso una interlocuzione e una collaborazione sempre più efficace con tutte le istituzioni europee e nazionali da sempre impegnate sul tema. L’auspicio non può che essere di avviare azioni coordinate finalizzate alla riduzione del fenomeno delle droghe in tutte le sue manifestazioni.