Friedman: “Colonie parte di Israele. La soluzione dei due Stati? Ha perso significato”

“Le colonie sono parte di Israele, che occupa solo il due per cento della Cisgiordania”. Lo ha detto l’ambasciatore americano a Tel Aviv, David Friedman, al sito israeliano Walla nel corso di un’intervista destinata a far discutere. Specie per la posizione assunta sulla soluzione dei “due Stati“, caldeggiata dall’Anp e dall’Onu, che “ha perso significato” e “non è un concetto utile, perché assume significati diversi per persone diverse”. Secondo il diplomatico la risoluzione 242 delle Nazioni Unitegarantisce a Israele confini sicuri “mediante il mantenimento del controllo su una parte significativa della Cisgiordania”.

Oggi lo Stato ebraico, ha proseguito l’ambasciatore, “controlla il due per cento della Cisgiordania, cosa che è in linea con la risoluzione 242″. In risposta ad una domanda Friedman si è detto poi persuaso che il trasferimento dell’ambasciata Usa da Tel AvivGerusalemme “non è legata a un ‘se’ ma a un ‘quando'”. In questa fase, ha spiegato, l’amministrazione Trump lavora “con un approccio più pratico e meno ideologico” ad un’intesa fra israeliani e palestinesi, sostenuta da Paesi sunniti moderati della regione.

“Noi proponiamo un’occasione. Se le due parti diranno che essa è preferibile allo status quo, arriveremo ad un successo. Altrimenti non abbiamo tante illusioni”. L’iniziativa Usa, a suo parere, potrebbe essere presentata “entro alcuni mesi“. L’ambasciatore ha ammesso che il presidente Abu Mazen punta ad uno Stato palestinese. “La parola ‘Stato’ è breve, ma include molte cose e con questi elementi – l’aspetto che avrà, come si difenderà, come verificare che non minacci i vicini, quale sarà la sua economia – dobbiamo misurarci“.