La necessità di dotarsi di un sistema di difesa europeo

Europa Schengen
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La nostra congiuntura economica e sociale, per nulla solida, non è altro che la conseguenza logica della mancanza di unità di intenti sui fondamentali del governo della Repubblica trascurando i nodi aggrovigliati nazionali ed europei. Ma ormai il punto raggiunto con i cambiamenti geopolitici, siamo sicuri che si potranno fronteggiare ogni tipo di urgenza all’ultimo minuto come siamo abituati a fare? Troppi sono i pilastri fondamentali per il futuro che man mano vengono meno. E tuttavia agiamo come se la realtà possa mantenersi immutabile.

La gravissima vicenda dell’aggressione dell’Ucraina, che molti ritengono un fatto che riguarda solo quel paese, svela invece cosa cova sotto la cenere. Dopo quell’accadimento, la Cina annuncia l’annessione di Taiwan, Hamas e Israele sono entrati in guerra, gli Houthi attaccano ogni nave mercantile occidentale di passaggio nel Mar Rosso diretti nel Mediterraneo. Questi fatti sono legati da un filo rosso che nessuno dovrà sottovalutare, e svela nei fatti un piano per nulla sottaciuto: quello dichiarato di voler istaurare un “nuovo ordine mondiale”.

Questi paesi governati da autocrati, nemici giurati della libertà, dei diritti sociali e civili, della democrazia, coltivano disegni di oppressione eterna per i loro popoli e di conquista degli altri sinora liberi. E come hanno sempre agito i dittatori, minacciano, corrompono, spargono veleni, si dotano di quinte colonne per assoggettare gli altri. Se non ci riescono con le buone lo fanno con le cattive maniere invadendo Stati sovrani. Insomma dopo 80 anni gli europei, compresi noi italiani, si rendono conto che non possono più vivere tranquilli facendo finta che i cattivi non ci siano più. Gli americani stessi, si sono convinti che gli europei dovranno pensare da soli alla loro sicurezza pur rafforzando la storica alleanza, e già incominciano a trasferire basi e navi nel Pacifico per contenere la minacciosa potenza Cinese. Ed allora gli italiani dovrebbero cambiare radicalmente i connotati ai loro comportamenti.

La straordinaria crisi che stiamo vivendo avrà bisogno di unità almeno sui nodi fondamentali per la nostra sicurezza. Sulla difesa del continente europeo e sviluppo federale della UE, sulle alleanze con i paesi democratici, sul rispetto dei trattati internazionali ed autodeterminazione dei popoli. Non c’è alcun’altra questione di altro ordine al momento più importante. Su tali presupposti decisivi per il nostro popolo, al di là degli schieramenti che conosciamo, bisognerà fondare un presidio di garanzia nazionale delle forze politiche. Stringerci sulle priorità assolute ci aiuterà ad evitare grandi dispiaceri futuri, e ad abitare con spirito nuovo la casa più importante della democrazia europea fondata sulle libertà civili e sociali.