E' morto Charles Manson, il mostro di Cielo Drive

E'morto, all'età di 83 anni, il sanguinario 'guru' Charles Manson, autore o mandante di alcuni fra i più efferati omicidi che, sul finire degli anni '60, sconvolsero gli Stati Uniti d'America. Le sue condizioni di salute erano peggiorate a seguito di una grave emorragia intestinale: era per questo ricoverato da alcuni giorni presso l'Ospedale di Bakersfield, in California. Il pluriomicida, a capo di una setta da lui creata e nota alla stampa con il nome di “Manson Family”, stava scontando una condanna a 9 ergastoli, comminata nel 1972 al termine del processo per il massacro di Bel Air: una carneficina messa in atto nel 1969, nella quale trovarono la morte 5 persone, tra le quali l'attrice Sharon Tate, compagna del regista Roman Polanski e incinta di 8 mesi al momento del suo omicidio. Della strage del 10050 di Cielo Drive, Manson fu il mandante: a sterminare coloro che, in quel tragico giorno, vi si trovavano all'interno mandò quattro dei suoi adepti.

Il folle di Cincinnati

Nato e cresciuto in un contesto disagiato, la carriera criminale del folle iniziò con piccoli furti e rapine, con il primo arresto arrivato all'età di 16 anni per aver portato un'automobile oltre confine. Nuovamente imprigionato per un giro di prostituzione, aveva scontato 10 anni nel penitenziario di McNeil Island, nello Stato di Washington, lontano dalla nativa Cincinnati. Qui il mostro aveva iniziato a prendere forma: Manson si interessò alla manipolazione psicologica, all'esoterismo e alla magia nera, creandosi un macabro repertorio con il quale arriva a influenzare, una volta fuori dal carcere, un gruppo di una decina di giovani disagiati i quali subiscono l'influsso del criminale andando a costituire il nucleo centrale della futura Family. Un gruppo di ragazzi che Manson sceglie fra i più soggetti a disagio sociale e desiderosi di rivalsa contro il contesto che li ha scartati: gli stessi sentimenti che annebbiano la mente del folle, musicista fallito dopo essere stato scartato da diverse case discografiche.

Gli omicidi

Attorno a lui Manson aveva radunato quasi cinquanta adepti, da ospitare nel ranch di sua proprietà nella San Fernando Valley e ammaliati non solo dall'influenza del guru ma anche dall'inalazione di droghe come hashish e Lsd. Nell'inquietante tranquillità della villa prendono forma i delitti più atroci che verranno messi in atto dalla setta: nel mirino di Manson finiscono persone ricche, famose, appartenenti a quella classe che, a suo giudizio, lo aveva rifiutato. Fece massacrare il maestro di musica Gary Hinman, ucciso dall'adepto Bobby Beausoleil; ordinò lo sterminio di Leno La Bianca e di sua moglie, Rosemary e, poco prima, spedì quattro dei suoi a compiere la strage di Cielo Drive: un delitto orrendo, reso ancor più macabro dalla presenza di inquietanti parole vergate sui muri con il sangue delle vittime, fra le quali l'enigmatica “Helter Skelter” (espressione riconducibile a una canzone dei Beatles e traducibile come “confusione”, “arrivo del caos” secondo Manson). Quelli che, si dice, fossero i nuovi omicidi in programma non furono mai messi in atto: il procuratore Vincent Bugliosi incastrò Manson e lo spedì a processo, dove si presentò con una X incisa in fronte e successivamente trasformata in svastica. La condanna a morte per tutti i membri della Family venne modificata in ergastolo l'anno successivo, causa abolizione della pena capitale. Era il 1972.