SECURELLA, UN’APP PER PROTEGGERSI DALLE MOLESTIE SESSUALI

Proteggere le donne, con ogni mezzo: anche con una App. È stato questo l’obiettivo di Samia Haimoura, giovane laureata in business e finanza, sostenitrice della sharing economy che ha realizzato, insieme con Anas Zaki e Wolfgang Von Geramb, un’applicazione capace di mettere in contatto una potenziale vittima di molestie e violenza sessuale con gli agenti di sicurezza, in Marocco. E lo ha fatto in uno dei paesi del Mena (Middle East and North Africa, ndr) dove il 93% delle donne ha subito, secondo una ricerca dell’Un Women, molestie sessuali, almeno una volta nella vita.

Come funziona

La App si chiama Securella, offre diversi “trigger” che rilevano vari livelli di pericolo. Basta uno smartphone su cui scaricare l’App e un braccialetto con segnale Gps: premendo il pulsante per una volta, si segnala di trovarsi in una zona insicura; toccandolo per tre volte, invece, fa scattare l’allarme per far arrivare gli agenti di sicurezza. È dunque una rete, sostenuta anche da tassisti e negozianti, per le donne in difficoltà: una community in cui si può dialogare e confrontarsi. “Con questa startup – ha spiegato Samia Haimoura – vorrei che le donne conquistassero sicurezza e abbattessero la paura. Perché è la paura che ci impedisce di andare là fuori ed esplorare il mondo. È la paura che ci tiene chiuse e nascoste in noi stesse. Vorrei che si smettesse di provarne”.

Sperimentazione

Al momento, Securella è stata lanciata a Ifrane, cittadina del Marocco, centro turistico invernale per la presenza di piste da sci, e ha preso il via con 20 agenti intorno all’Università di al-Akhwayn. Saima Haimoura ha avuto anche l’occasione di partecipare all’edizione del RiseUp, il più grande summit imprenditoriale che si tiene al Cairo, in Egitto, per tentare di attrarre investimenti. Come registrato dal Morocco 2016 Crime & Safety Report, condotto dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, il fenomeno delle molestie e violenze sessuali è diffuso sia nelle zone rurali, sia in quelle urbane del
Marocco.

Violenze diffuse

Gli uomini spesso “si danno da fare con fischi, sibili, fissando, urlando, e in alcune occasioni, cercando un inadeguato contatto fisico”. Ma è stato il video, andato in onda sulla rete 2M qualche mese fa e rimbalzato sui social network, a dare scandalo e a dimostrare ulteriormente quanto il fenomeno della violenza sia frequente nella società marocchina. Il video ritraeva un tutorial di trucco per camuffare i segni delle violenze. E il paradosso è che una ragazza ha usato quanto più moderno si ha a disposizione, la tecnologia, per realizzare un prodotto che ribadisce un concetto vecchio che si perde nella notte dei tempi, la disparità tra uomo e donne nel mondo arabo, e non solo.

Costi

Per utilizzare questa App, è necessario un pagamento mensile di 3-4 dollari e l’acquisto di un braccialetto con Gps di circa 40 dollari. I costi, quindi, potrebbero essere proibitivi per le donne meno abbienti. Ecco perché Haimoura & soci stanno cercando di attirare investitori che porterebbero alla gratuita di Securella, nel rispetto, ovviamente, del core social business del progetto. “Grande visibilità me l’ha fornita la vittoria dell’Africa Award 2016 – ha detto – così come la nomination al Global Mobile Challenge. Questi premi sono stati un riconoscimento prestigioso per sviluppare il mio progetto e avere finalmente offerte di investimento sul tavolo”.

Lo Stato si muove

Recentemente, la ministra marocchina delegata alla solidarietà, donne, famiglia e sviluppo sociale, Bassima Hakkaoui, ha annunciato un nuovo progetto di legge anti-molestie sessuali che stabilisce pene più severe per i responsabili, compresi carcere e multe fino a 10 mila dirhams, pari a mille euro.