Lavenia (Di.Te.): “L’importanza del Safer Internet Day”

Il 6 febbraio ricorre il Safer Internet Day, lo psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, presidente dell’Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo) parla a Interris.it dei pericoli della rete e su come difendersi

Il professor Giuseppe Lavenia. Foto: sito giuseppelavenia.name

L’ambiente digitale è pieno di opportunità, ma anche di rischi. Per tale motivo, nel 2004 la Commissione Europea ha istituito il Safer Internet Day (SID), la giornata mondiale per la sicurezza in Rete. “Together for a better internet” è il tema scelto dalla Commissione Europea per il 2024.

Nel corso degli anni, il Safer Internet Day è diventato un appuntamento di riferimento per tutti gli operatori del settore, le istituzioni e le organizzazioni della società civile. A Interris.it lo psicoterapeuta Giuseppe Lavenia, tra i massimi esperti di dipendenze tecnologiche e cyberbullismo e presidente dell’Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo) parla dei pericoli della rete e su come difendersi.

L’intervista a Giuseppe Lavenia (Di.Te.)

Perché istituire una giornata dedicata alla sicurezza in rete?

“Una giornata dedicata alla sicurezza in rete è fondamentale per sensibilizzare su un tema sempre più rilevante nella nostra società digitale. È un’opportunità per educare il pubblico sui pericoli del cyber mondo, diffondere buone pratiche e promuovere strumenti di sicurezza. Essa rappresenta un momento di riflessione collettiva e di apprendimento, specialmente per le nuove generazioni che crescono in un ambiente digitale onnipresente”.

Oltre alla perdita di dati e alla profilazione, quali altri pericoli si celano dietro allo schermo?

“Oltre alla perdita di dati e alla profilazione, ci sono vari rischi legati all’uso di Internet. Tra questi, il cyberbullismo rappresenta una seria minaccia per il benessere psicologico, specialmente degli adolescenti. Inoltre, la dipendenza da Internet e dai social media può portare a problemi di salute mentale, come ansia e depressione. C’è anche il rischio di esposizione a contenuti estremi o inappropriati, che possono avere un impatto negativo duraturo, soprattutto sui più giovani”.

Come le dinamiche online possono influenzare la vita quotidiana offline delle persone, anche sul piano psicologico?

“Le dinamiche online possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone. La percezione del sé e l’autostima possono essere influenzate dalle interazioni sui social media, dove spesso si tende a confrontare la propria vita con quella idealizzata degli altri. Questo può portare a sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione. Inoltre, la diffusione di fake news e informazioni non verificate può influenzare le opinioni e le decisioni delle persone nella vita reale”.

“Together for a better internet” è il titolo scelto dalla Commissione Europea per la promozione del Safer Internet Day 2024. Come realizzare l’obiettivo “insieme per una rete migliore”?

“Per realizzare l’obiettivo ‘insieme per una rete migliore’, è necessario un approccio collaborativo che coinvolga diversi attori: governi, aziende tecnologiche, istituzioni educative, organizzazioni non governative e gli stessi utenti. È fondamentale promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità digitale, sviluppare politiche efficaci per la protezione dei dati e la privacy e incoraggiare la creazione di contenuti positivi e costruttivi”.

Come Associazione Di.Te., cosa state proponendo per promuovere la sicurezza in rete?

L’associazione Di.Te. promuove la sicurezza in rete attraverso iniziative di formazione e sensibilizzazione. Questo include workshop nelle scuole per educare gli studenti sui pericoli online, programmi di formazione per genitori e insegnanti, e campagne di sensibilizzazione mirate a promuovere comportamenti sicuri in rete. Per la collettività organizziamo anche il disconnect day giornata di consapevolezza in modalità disconnessione per tutte le fasce d’età“.

La sicurezza in rete non è solo una questione di tecnologia?

“No, è essenziale riconoscere che la sicurezza in rete non è solo una questione di tecnologia, ma anche di educazione, consapevolezza e comportamento. Un Internet più sicuro si basa sulla responsabilità condivisa tra tutti gli utenti della rete. Promuovere una cultura digitale basata su rispetto, empatia e responsabilità è fondamentale per garantire un ambiente online sicuro e positivo per tutti”.