GIORDANIA, ATTACCO AL CAMPO PROFUGHI DI RUKBAN: UCCISI 6 MILITARI

Attacco in un campo profughi al confine tra Giordania e Siria. Un kamikaze, a bordo di un camion imbottito di esplosivo lanciato a tutta velocità lungo il confine fra Siria e Giordania, nel nord-est del Paese, si è andato a schiantare contro una postazione delle guardie di frontiera di Amman nel campo profughi di Rukban uccidendo sei militari e ferendo 14 persone. Al momento non vi sono rivendicazioni ufficiali per l’attacco, lanciato in territorio siriano. In conseguenza all’atto terroristico, le autorità giordane hanno dichiarato “zone militari chiuse” le regioni di frontiera con la Siria e l’Iraq.

In una nota ufficiale, l’esercito giordano ha sottolineato che “ogni movimento di mezzi e persone” nelle aree teatro dell’attentato “che non siano concordati” con le autorità saranno considerati “obiettivi nemici e “affrontati con fermezza e senza indulgenza”. L’ordine, aggiunge il documento, ha effetto “immediato”.

Mohammed Momani, ministro giordano dell’Informazione, ha riferito all’emittente britannica Bbc che da mesi vi è nel Paese uno stato di allerta per possibili attacchi di miliziani, fra cui gli stessi jihadisti dello Stato islamico, principali indiziati per l’attentato di ieri; i gruppi estremisti si nascondono fra i rifugiati siriani ammassati oltre-frontiera. Egli ha aggiunto che il popolo giordano è indignato per questo tentativo di minare la sicurezza e la stabilità della nazione.

Le autorità governative hanno inoltre sospeso l’invio e la distribuzione di tutti gli aiuti umanitari nella zona teatro dell’attentato, sottolineando che azioni simili mettono a rischio anche la vita stessa dei rifugiati. Ancora oggi decine di migliaia di siriani sono bloccati in quest’area desertica di confine, in attesa di poter entrare in territorio giordano. La Giordania è uno dei Paesi, insieme al Libano, che ha pagato il prezzo più alto in tema di flusso di rifugiati dai territori di guerra in Siria e Iraq. Secondo fonti Onu, nel Paese vi sono almeno 635mila rifugiati; per Amman la cifra è ancora superiore: pari a 1,4 milioni, circa il 20% della popolazione. Di questi circa 130mila sono iracheni, oltre a 1 milione e 300 mila siriani, cui si devono aggiungere anche i profughi non registrati.