Ritrovate orme fossili di grandi coccodrilli risalenti a 250 milioni di anni fa

Uno studio pubblicato sulla rivista Peer J ha sancito la scoperta - avvenuta in provincia di Cuneo - di orme fossili di grandi coccodrilli risalenti a 250 milioni di anni fa

Negli ultimi giorni e stato pubblicato sulla rivista internazionale Peer J uno studio a firma dei paleontologi e dei geologi del Muse – Museo delle Scienze di Trento, dell’Istituto e Museo di Paleontologia dell’Università di Zurigo e dell’università di Torino, Roma Sapienza e Genova, in proficua sinergia con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo – uno studio effettuato la ricercatori svizzeri e italiani, il quale descrive un ritrovamento di orme fossili impresse da grandi rettili molto simili a coccodrilli risalenti a circa 250 milioni di anni fa e scoperte nella zona dell’Altopiano della Gardetta nell’alta Val Maira in provincia di Cuneo a circa 2200 m di quota.

Orme fossili di grandi rettili

In particolare, questa importante scoperta, testimonia la presenza di rettili arcosauriformi, aventi una dimensione di almeno 4 metri ed ubicati in un tempo geologico e in un luogo che fino ad ora si riteneva denotato da condizioni ambientali inospitali. Rispetto a quanto precedentemente detto, è utile esemplificare che – codesto progetto – è destinato a svilupparsi anche in futuro grazie all’ulteriore raccolta di informazioni su questi rettili triassici, al contestuale ampliamento dell’area di ricerca, dalla diffusione dei risultati di questa ricerca e per la creazione di un Geo paleo Park che comprenderà un giardino geologico avente natura divulgativo didattica ed un contestuale centro visitatori.

Valorizzare il territorio dal punto di vista culturale e turistico

In ultima istanza, è doveroso esemplificare che, il pregevole risultato raggiunto è stato possibile grazie al contributo dell’Associazione Culturale Escarton e dalle istituzioni locali rappresentate dall’Unione Montana Valle Maira e dai Comuni di Marmora e Canosio, con l’obiettivo di valorizzare questo patrimonio paleontologico in un ottico di promozione turistica e culturale delle caratteristiche di questi luoghi