La ex Primo Ministro thailandese finisce sotto impeachment

Approvato l’impeachment per la ex Primo Ministro Thai Yingluck Shinawatra. I parlamentari hanno votato questa mattina e lo stato di accusa è passato con 190 voti favorevoli su 219.  I provvedimenti presi sarebbero la sospensione per cinque anni dalla politica attiva e, ha confermato il procuratore generale, verrà aperto un procedimento penale a suo carico per “negligenza” e “corruzione” per un programma di sovvenzioni varato dall’esecutivo di Bangkok nel 2011. Tale programma ha provocato la perdita di milioni di dollari. Ma non è tutto, l’attuale ministro della Difesa ha annunciato che l’esponente del partito Pheu Thai dovrà affrontare anche un processo penale per la stessa vicenda.

Nelle specifico, Shinawatra è sospettata di aver comprato il riso degli agricoltori nel nord del paese a un prezzo molto superiore rispetto a quello di mercato. Ciò ha causato uno spropositato accumulo di scorte, danneggiando non poco le esportazioni. Secondo i detrattori dell’ex Presidente, l’operazione sarebbe stata condotta per comprare voti dai contadini, da sempre sostenitori della illustre famiglia della politica thailandese.

Yingluck si dice vittima di accuse politicamente motivate. L’ex premier è stata destituita dalla corte costituzionale nel maggio 2014, dopo mesi di proteste di piazza contro il suo governo, pochi giorni prima di un colpo di Stato militare. Sorella del magnate ed ex primo ministro Thaksin Shinawatra, Yingluck era accusata di governare per conto del fratello, fuggito all’estero per evitare una condanna per corruzione e abuso di potere, anche lui aveva visto cadere il suo governo per un golpe. Sostenuti da tutti i ceti poveri e contadini del paese, i fratelli Shinawatra hanno vinto tutte le elezioni dal 2001, sono però detestati dai ceti urbani che li accusano di corruzione e abuso di potere.