PRIMO COMIZIO DI SARKOZY DA CANDIDATO PRESIDENZIALE NEL “FEUDO” DEL FRONT NATIONAL

Davanti ai sostenitori riuniti ieri sera a Chateaurenard, nel sud della Francia, Nicolas Sarkozy ha fatto il suo primo discorso da candidato ufficiale alle primarie per le presidenziali del 2017. L’ex presidente ha promesso di “ristabilire l’autorità dello Stato su ogni centimetro quadrato della Repubblica francese”.

Sarkozy aveva annunciato la sua candidatura alle primarie della destra – in programma il 20 e 27 novembre – lunedì scorso. Il candidato ha puntato sulla sicurezza del Paese e sulla difesa dell’identità francese davanti a una politica migratoria “che non ha più alcun senso”. “Voglio essere il presidente che ristabilisce l’autorità dello Stato su ogni centimetro quadrato della Repubblica”, ha detto ieri davanti a circa 2.000 sostenitori, nel sud della Francia, denunciando “un generale declino del potere dello Stato”.

“Non sarò mai quello che vacilla, il candidato dei compromessi traballanti, delle sintesi così sottili che non rimane nulla”, ha proseguito, dicendosi pronto a “incarnare” di nuovo “la funzione presidenziale” oggi “indebolita” dopo quattro anni di presidenza del socialista Francois Hollande. Sarkozy ha quindi promesso di lottare contro il terrorismo – che ha colpito più volte il Paese d’oltralpe, accusando direttamente Hollande di mancata determinazione contro i jihadisti: “Voglio affrontare la minaccia terroristica, i francesi devono essere certi di essere protetti, invece di chiedere perché la risposta di chi ci dovrebbe governare è così debole”.

“Una debolezza – rincara – per cui oggi la nostra identità è minacciata”, sostenendo “senza riverse” i sindaci che nelle scorse settimane hanno vietato sulle spiagge il burkini, il costume da bagno islamico che copra tutto il corpo testa compresa. “Chiedo una legge che lo vieti su tutto il territorio della Repubblica”, ha aggiunto, definendo la scelta di indossare il burkini “una provocazione”. Nel comizio ha poi ribadito di voler vietare anche il velo “a scuola, all’università, nell’amministrazione pubblica e nelle imprese”, denunciando “la tirannia delle minoranze”.

Immigrazione, laicità, identità – i grandi temi della destra più radicale e del Front National – sono stati scelti per il suo primo comizio, riprendendo la campagna per l’Eliseo da dove l’aveva lasciata nel 2012, quando fu sconfitto da Francois Hollande. Questa volta l’avversario alle primarie è Alain Juppé, che viene accusato tra le righe di essere troppo moderato nella lotta all’islam radicale: “Non voglio sentir parlare di compromessi. Non ci sono compromessi da fare con l’islam radicale”.

Sarkosy ha scelto, non a caso, Chateaurenard, regione tradizionalmente a favore del Front National; quando il candidato all’Eliseo ha affermato che “il popolo di Francia non è xenofobo perché pensa ci sia un problema di immigrazione” è stato accolto da un’ovazione. Sebbene i sondaggi lo danno indietro rispetto a Juppé, Sarkozy ha concluso dicendo: “Sono candidato alle primarie e vinceremo”.