Oltre la metà della popolazione del Venezuela vive in povertà estrema

Secondo l'Indagine nazionale sulle condizioni di vita del 2023, oltre la metà della popolazione del Venezuela vive in povertà estrema, mentre oltre '80% in l'82,8% si trova in condizioni di "povertà monetaria"

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E’ emergenza povertà in Venezuela, stato latinoamericano dal 2013 sotto il governo di Nicolás Maduro. La sua presidenza ha coinciso con un peggioramento di tutti i parametri macroeconomici. A causa della diffusa corruzione e della diminuzione del prezzo del petrolio, principale fonte di guadagno per l’economia venezuelana, lo status economico del Paese è notevolmente peggiorato. Tanto che, secondo l’Indagine nazionale sulle condizioni di vita (Encovi) del 2023, oltre la metà della popolazione ha difficoltà ad accedere agli alloggi, alla protezione sociale e all’istruzione per mancanza di lavoro.

Nicolas Maduro. Foto: Imago/Image

Venezuela: il 52% della popolazione vive in povertà estrema

Quasi il 52% della popolazione del Venezuela vive in condizioni di povertà estrema, con difficoltà ad accedere agli alloggi, ai servizi pubblici, alla protezione sociale, al lavoro e all’istruzione. E’ quanto emerge dall’Indagine nazionale sulle condizioni di vita (Encovi) del 2023. Il rapporto, pubblicato dall’Istituto di ricerche sociali dell’Università cattolica Andrés Bello (Ucab), mostra un aumento del tasso nel 2023 al 51,9% rispetto al 50,2% del 2022.

Secondo lo studio, l’82,8% delle famiglie venezuelane, inoltre, si trova in condizioni di povertà monetaria, ovvero non ha abbastanza soldi per acquistare il paniere di base.

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La ripresa economica non è sufficiente per risollevare il Paese

I servizi essenziali (acqua, elettricità e servizi igienico-sanitari) e i problemi sanitari e nutrizionali sono le dimensioni in cui è maggiore il grado di vulnerabilità sociale, secondo il ricercatore di Encovi, Luis Pedro España. Dopo anni di collasso economico e di elevata inflazione, che hanno portato sette milioni di persone a lasciare il Paese, si è registrata una lieve ripresa, ma il numero dei poveri non è diminuito, nonostante l’esistenza di alcuni programmi di trasferimento sociale del reddito e di distribuzione alimentare.

Fonte: Ansa