Sparatoria in municipio: strage a Virginia Beach

E'di almeno 13 morti il gravissimo bilancio di una sparatoria avvenuta in un centro municipale di Virginia Beach, in Virginia, negli Stati Uniti: una carneficina che, secondo le autorità, sarebbe stata compiuta da un dipendente “scontento” che, entrato in azione a metà pomeriggio, ha iniziato indiscriminatamente a far fuoco su chiunque si trovasse vicino a lui in quel momento, colpendo almeno una ventina di persone. La Polizia, intervenuta immediatamente, ha in breve tempo circondato l'edificio e ingaggiato una sparatoria con l'uomo che, poco più tardi, è stato ucciso. Una follia che, al momento, non conosce risposta: l'uomo, infatti, pur indicato come “scontento” era in realtà un dipendente di lunga data del Dipartimento cittadino dei Lavori pubblici.

La sparatoria

Come riferito dal capo della Polizia, James Cervera, al momento “ci sono più domande che risposte”. Di sicuro, secondo il sindaco Bobby Dyer, questo è “il giorno più devastante nella storia di Virginia Beach: le persone coinvolte sono i nostri amici, colleghi, vicini”. Il tutto non è durato più di alcuni minuti ma di dramma assoluto: il capo della Polizia ha infatti riferito che l'uomo armato è entrato in azione all'interno del complesso di edifici, aprendo il fuoco su più piani dello stabile numero 2, per poi rivolgere l'arma verso i poliziotti non appena li ha visti arrivare. Un agente è rimasto ferito, colpito in pieno da una pallottola ma salvato dal giubbotto antiproiettile, mentre un altro sarebbe stato ucciso.

Città in lutto

La struttura in cui l'uomo ha messo in atto la strage è un complesso di uffici nel quale si trovano diversi dipartimenti tra i quali, pare, quello in cui lui stesso era impiegato da anni. Sono già iniziate le indagini per scavare nella sua vita e cercare di capire per quale motivo abbia deciso di imbracciare un'arma e di compiere un massacro, uccidendo 12 persone e ferendone altre sei, cinque delle quali ricoverate presso il Virginia Beach General Hospital e una al Norfolk General Hospital, centro traumatologico di I livello. Alcuni dei feriti sarebbero in condizioni molto gravi. Si tratta della sparatoria più grave negli Stati Uniti da novembre a oggi, ovvero dalla strage di Thousand Oaks, in California, dove morirono 12 persone, uccise da un uomo che scelse poi di suicidarsi. Sconvolta la cittadinanza, posta di fronte al più grave fatto di sangue della storia cittadina. In tanti hanno espresso la loro solidarietà per le famiglie delle vittime, fra queste il cantante Pharrell Williams, cresciuto proprio a Virginia Beach: “Siamo resilienti: non solo riusciremo a superare questo, ma ne usciremo più forti di prima”.