ILVA: 25 GRUPPI IN CORSA PER L’ACQUISIZIONE DEL POLO SIDERURGICO

Diciannove aziende sono state ammesse alla due diligence per l’acquisto o la locazione con opzione di riscatto dei complessi dell’Ilva. Ma a queste potrebbero aggiungersi presto altre sei imprese alle quali è stato chiesto un supplemento di documentazione. Alla fine, quindi, potrebbero essere in 25 a correre per l’acquisizione del polo siderurgico tarantino.

L’esame delle manifestazioni di interesse da parte dei commissari straordinari Enrico Laghi, Corrado Carrubba e Piero Gnudi è cominciato giovedì scorso e si è concluso oggi con l’ufficializzazione della lista delle società che ora avranno accesso alla “data room”. Nello stesso giorno a Bruxelles gli industriali e i sindacati europei dell’acciaio hanno manifestato insieme per evitare che la Cina, alla fine di quest’anno, possa ricevere lo status di “economia di mercato” e inondare l’Europa con il suo surplus di acciaio senza che la Commissione Ue opponga misure antidumping. Sempre oggi i sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm hanno tenuto un’assemblea Nazionale delle Rsu per chiedere al governo di riattivare il tavolo sulla siderurgia. Tavolo sul quale l’Ilva avrà un ruolo dominante. “Non siamo più disposti a perdere posti di lavoro e quote di produzione. Abbiamo perso Bagnoli, abbiamo dimezzato Cornigliano, non dobbiamo perdere Taranto” ha detto il segretario generale della Uilm Rocco Palombella.

Marco Bentivogli (Fim-Cisl) osserva: “Di fatto con questa procedura i maggiori concorrenti dell’Ilva potranno avere accesso a informazioni riservate. Vigileremo perché la concorrenza si divida le spoglie dell’Ilva”. Mentre Rosario Rappa della Fiom ha avvertito: “Vigileremo perché la privatizzazione dell’Ilva non sia un’Alitalia 2, piuttosto lo schema che appoggeremo sarà quello tipo Finmeccanica, cioè un’azienda con una quota, minoritaria ma significativa, dello Stato, magari attraverso Cdp, e la possibilità di partecipazioni anche da parte di fondi come Inail e l’Inps”. Al momento è ancora presto parlare di schemi e di possibili partnership, tanto più che il bando di gara consente la formazione di cordate nel fieri della procedura. Un’ipotesi praticabile e auspicabile, che i commissari straordinari potrebbero favorire, e quella di affiancare imprese complementari fra loro: chi produce, chi trasforma, di commercia, affiancati da fondi e società finanziarie.

Arrivando alla lista degli ammessi alla gara. Vengono confermate le indiscrezioni dei giorni scorsi. Fra gli italiani confermati: il gruppo Marcegaglia di Mantova guidato da Antonio Marcegaglia, presidente e amministratore delegato del gruppo di famiglia che detiene al 50% con Emma. Il gruppo Arvedi di Cremona fondato da Giovanni Arvedi, Il centro servizi siderurgico lecchese Eusider guidato da Eufrasio Anghileri. Fra gli italiani ha presentato una manifestazione di interesse (limitata al tubificio di Racconigi) la bresciana Tecnotubi che fa capo al gruppo Amenduni guidato da Michele Amenduni, cugino dei più noti Amanduni-Gresele (ai quali fanno capo le Acciaierie Valbruna di Vicenza) che possedevano una quota dl 10% di Ilva prima del commissariamento (e che per questo motivo hanno recentemente chiesto alla Presidenza del Consiglio un indennizzo di 300 milioni).

Italiana è poi Cassa Depositi Prestiti, la più grande istituzione finanziaria italiana controllata dallo Stato per oltre l’80%. Fra gli stranieri confermati il gruppo Arcelor Mittal, che in passato aveva presentato un’offerta per l’Ilva insieme al gruppo Marcegaglia, e il gruppo brasiliano Csn (Compahia siderurgica national) Steel di cui si era ipotizzato una partnership con Arvedi sempre rilevare l’Ilva. Oggi concorrono ognuno per sé. Confermato anche il fondo americano Erp compliant fuel controllato dall’ente no profit Virginia conservation legacy found che ha come obiettivo ridurre l’inquinamento da Co2. Da domani le società ammesse avvieranno la due diligence con l’accesso alla “data room” e ai siti produttivi del Gruppo. E’ prevista una “management presentation” organizzata da Rothschild, global advisor dell’operazione. Questa fase sara’ completata entro il 31 marzo. Quindi gli interessati avranno qualche settimana per presentare le offerte vincolanti. Offerte che saranno valutate dai commissari entro meta’ aprile. In questa fase gli stessi commissari straordinari, come e’ previsto dal bando, potranno, suggerire e favorire la creazione di una cordata. La conclusione della procedura, con il trasferimento dall’Amministrazione Straordinaria al o ai vincitori della gara dei complessi dell’Ilva, è prevista per il 30 giugno.