GIUSTIZIATO IN TEXAS UN PLURIOMICIDA, E’ IL SETTIMO DELL’ANNO

Un detenuto del Texas è stato giustiziato ieri perché colpevole della sua fidanzata, all’epoca dei fatti aveva solo 15 anni, della madre e del nonno di lei. E’ stato giustiziato con l’iniezione letale dopo che la Corte Suprema aveva deciso di rifiutare il ricorso – presentati dagli avvocati dell’uomo – per i dubbi sollevati sulla sua salute mentale. Secondo il legale della difesa durante il processo agli psichiatri non è stato permesso di valutare correttamente lo stato delle condizioni psichiche del suo assistito. Charles, 32 anni e di origini afroamericane, è il settimo detenuto che viene giustiziato nel 2015 in Texas, che ha il “primato” di stato americano con il maggior numero di carcerati giustiziati.

“Il Texas accetta di uccidere una persona la cui sanità mentale è così labile da non aver nemmeno compreso la ragione per cui è stato giustiziato”, ha spiegato l’avvocato, sottolineando la contraddizione di quanto stabilito dalla Corte Suprema, ossia che i prigionieri condannati a morte devono comprendere il fatto di essere sul punto di venir giustiziati e capire razionalmente le ragioni per cui si è presa questa decisione.

Nel luglio del 2002 Derrick Dewayne Charles, allora di 19 anni, uccise la sua fidanzata di 15 anni, la madre di 44 e il nonno di 77. I corpi vennero trovati nella loro casa di Houston, mentre il ragazzo venne arrestato il giorno seguente in un motel, dove si era recato usando l’auto della madre della sua fidanzata. Gli omicidi vennero considerati così brutali tanto da far condannare l’uomo alla pena capitale invece che all’ergastolo.