Più vita interiore e più spiritualità per non soccombere psicologicamente al Covid

Un documento dell'episcopato australiano sull'emergenza sanitaria mette al centro il ruolo benefico della spiritualità. Più vita interiore per vincere i disagi psicologici della pandemia

Fede

Preghiera e carità per non arredersi al Covid. Più spiritualità per vincere i disagi psicologici della pandemia. Il “Rapporto sulla giustizia sociale per l’anno 2020-2021” ha come tema “Per vivere la vita al massimo: la salute mentale in Australia oggi”. Il documento della Chiesa australiana, riportato dall’agenzia missionaria Fides mette al centro l’importanza della vita interiore. E rappresenta un messaggio spirituale forte e puntuale nel contesto della pandemia di Covid-19, che sta colpendo anche molti membri delle parrocchie, scuole e comunità.

L’importanza della spiritualità

I sentimenti personali di ansia e disperazione, condivisi da tutti a causa del coronavirus, offrono l’opportunità di comprendere meglio le problematiche interiori e promuovere la salute mentale di tutti. La società tende ad allontanare chi si confronta con le fragilità e le limitazioni della mente umana. “Ma sappiamo che questa non è la via di Gesù. Seguiamolo, invece, avvicinandoci a coloro che soffrono di problemi di salute mentale, riconoscendoli come membri del Corpo di Cristo– esorta il documentp-. Loro sono parte di noi. Solo allora potremo dire di ‘vivere la vita al massimo’, come recita il titolo del rapporto”. A spiegarlo a Fides è  Terry Brady, capo della Commissione “Giustizia e Pace” dei vescovi australiani, in merito al “Social Justice Statement” 2020-2021. 

Più vita interiore

Il documento incoraggia le comunità religiose, i governi e gli individui a fare della salute mentale una priorità. Specialmente in tempo di pandemia. I vescovi australiani, in particolare, invitano “le parrocchie e le comunità locali ad essere luoghi di accoglienza e inclusione. Superando le barriere spesso affrontate da chi soffre di problemi di salute mentale”. Ai governanti, invece, si chiede di facilitare l’accesso ai servizi di salute mentale con adeguati finanziamenti e, contestualmente, di impegnarsi a ridurre i fenomeni sociali che favoriscono le problematiche psichiche, come la povertà e la disoccupazione.