Nuove epurazioni nel Movimento 5 stelle: espulse Pinna e Artini

Nuove espulsioni nel Movimento cinque stelle: sono Paola Pinna e Massimo Artini, i due deputati finiti sotto il mirino del leader Beppe Grillo ed espulsi a seguito di una votazione online. Il motivo ufficiale sarebbe la mancata restituzione di una parte dello stipendio: secondo i media, invece, dietro la decisione ci sarebbero le critiche mosse al Movimento dai due deputati messi sotto accusa.

“Chi non restituisce parte del proprio stipendio – si legge nel testo di accusa comparso sul blog – viola il codice di comportamento dei cittadini parlamentari M5s, impedisce in questo caso a giovani disoccupati di avere ulteriori opportunità di lavoro oltre a tradire un patto con chi lo ha eletto. Un comportamento non ammissibile in generale, ma intollerabile per un portavoce del M5s”. Quindi, chiede il leader ai militanti “valuta: sei d’accordo che Pinna e Artini NON possano rimanere nel Movimento 5 Stelle?”.

Poco dopo sulla pagina Facebook della deputata è apparsa la replica: “Io le regole le ho sempre rispettate, i soldi li ho restituiti come previsto – ha scritto Paola Pinna – Sono loro che le stanno violando visto che, sulla procedura di espulsione, non stanno passando per l’assemblea come previsto da Statuto M5s”. Poi la deputata ha attaccato il leader: “Quanto apparso poco fa sul blog è falso. Per non parlare di quella che è una vera e propria sospensione dello stato di diritto”. Sempre sulla pagina Facebook, Pinna ha pubblicato la copia delle ricevute dei bonifici, pari a circa 23 mila euro, tra fondo statale per le Pmi e versamenti per le alluvioni del 2013.

Anche Artini respinge le accuse del leader: “Le dichiarazioni sulla mia rendicontazione sono false e del tutto tendenziose”, scrive il deputato per replicare al “post pubblicato sul blog gestito dalla Casaleggio Associati” che definisce “fornitore di servizi informatici che oggi si diletta a pronunciare editti privi di ogni fondamento”.