Piazza Navona, tornano la Befana e i Tredicine

Il bando dell'amministrazione capitolina riduce i banchi mobili a Piazza Navona e riporta la Befana al cospetto di Sant'Agnese, tornando a offrire a romani e turisti uno degli appuntamenti più noti e seguiti dell'inverno capitolino. Allo stesso tempo, però, per i 9 anni che verranno il Campidoglio ha (ri)aperto la piazza alla nota famiglia Tredicine, il cui nome figura 6 volte nell'elenco delle graduatorie pubblicate ieri dal Comune. Lo scenario che aveva profilato il Municipio I di Roma, l'organo istituzionale che aveva finora gestito l'evento, spiegando che “il criterio di anzianità su cui si basa la nuova procedura” avrebbe favorito “i soliti noti”. Il riferimento non è solo alla suddetta famiglia di ambulanti ma anche agli altri nomi a loro correlati, direttamente o indirettamente, che figurano fra gli assegnatari di uno o più dei 48 banchi (prima erano 103) che saranno presenti in Piazza Navona.

Municipio I: “Riconsegnato Befana ai soliti noti”

Nel comunicato ufficiale redatto dal Campidoglio, non vi sono accenni alla famiglia ma, a partire dalle dichiarazioni della presidente del Municipio I, le polemiche non stanno mancando: “Aver riproposto il Bando senza aver modificato la norma di riferimento – ha detto la minisindaca dem Sabrina Alfonsi – ha riconsegnato la Befana nelle solite mani. Fa sorridere che l'assessore Meloni, non potendo fare di meglio, rivendichi come un risultato della sua gestione la riduzione delle postazioni sulla piazza e l'inserimento di criteri per garantire la qualità delle merci vendute, un lavoro fatto negli anni precedenti dal Primo Municipio dopo un serrato confronto con gli operatori e con le Soprintendenze”.

Coia: “Controlleremo i requisiti”

“La nuova Festa della Befana premierà qualità, sostenibilità e artigianato”. Questo aveva detto il presidente della Commissione Commercio, Andrea Coia, presentando il bando che avrebbe garantito il ripristino della fiera dell'Epifania in Piazza Navona, quest'anno eccezionalmente al via dal 2 dicembre anziché dall'1. Sulla presenza del nome dei Tredicine e correlati nelle graduatorie, nelle quali è stata conferita molta importanza all'anzianità, il consigliere non si era inizialmente espresso, commentando poi l'accaduto in una nota: “Sto verificando anche io, prima dobbiamo vedere se è tutto vero. In ogni caso ci saranno controlli sui requisiti, anche a mercato partito”.