RePower Eu, il piano europeo per sganciarsi dal gas russo

"Con le rinnovabili invece di foraggiare gli oligarchi potremmo creare posti di lavoro qui in Europa", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Franz Timmermans

RePower EU è la risposta europea alla crisi dell’energia. Il piano per ridurre la dipendenza dell’Unione europea dal gas proveniente dalla Russia, prevede di diversificarne le forniture, di aumentare i volumi di produzione e importazione di biometano e idrogeno rinnovabile, di creare una piattaforma europea congiunta per acquisti e stoccaggi comuni di gas, di triplicare gli approvvigionamenti per il prossimo inverno e inoltre propone l’ipotesi di un nuovo quadro temporaneo sugli aiuti di Stato alle imprese in risposta alla crisi energetica.

Riduzione

Il piano RePower è un’accelerazione sui target climatici ed energetici europei, per “rimuovere gradualmente almeno 155 miliardi di metri cubi di consumo di gas fossile, equivalente al volume importato dalla Russia nel 2021″, spiega una nota della Commissione europea. “Quasi i due terzi di tale riduzione possono essere raggiunti entro un anno”, si legge. Tra le misure proposte, piani nazionali per identificare i progetti per accelerare transizione energetica, la definizione di nuovi impianti per le energie rinnovabili “di preminente interesse pubblico” per velocizzare i permessi e iniziative per le installazioni di pannelli fotovoltaici sui tetti e per sviluppare la filiera delle pompe di calore.

Stoccaggi per l’inverno

Gli Stati membri dovrebbero triplicare il livello di riempimento degli stoccaggi di gas entro il prossimo inverno, si legge nella Comunicazione RePower EU. La Commissione europea presenterà una proposta legislativa che richiede che gli Stati membri Ue riempiano gli stoccaggi di gas “almeno al 90%” entro il 1 ottobre di ogni anno. Oggi la media è del 25-30%. La proposta arriverà in aprile, ma gli Stati sono invitati ad “agire subito anche se il processo legislativo è in corso”. Per raggiungere l’obiettivo la Commissione indica incentivi per fornitori e operatori di rete.

Piattaforma congiunta

La Commissione europea apre ad acquisti e stoccaggi comuni di gas, emerge dalla Comunicazione RePower EU. L’esecutivo si propone per coordinare le operazioni di riempimento dei depositi, “ad esempio tramite appalti congiunti”, raccolta di ordini e forniture corrispondenti. Nel documento, la Commissione suggerisce di creare “una piattaforma europea congiunta per la contrattualizzazione della fornitura di gas basata su negoziati bilaterali con i principali produttori”.

Aiuti di Stato

La Commissione europea aprirà presto una consultazione con gli Stati membri dell’Unione europea per proporre un nuovo quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, come nella pandemia, per consentire sostegno alla liquidità delle imprese direttamente o indirettamente colpite dalla crisi e a quelle grandi consumatrici di energia. E’ una delle indicazioni della Comunicazione RePower EU.

Timmermans: “Accelerare su eolico e solare”

“Con le rinnovabili invece di foraggiare gli oligarchi potremmo creare posti di lavoro qui in Europa. Fit for 55, se attuato ridurrà il consumo di gas del 30% entro il 2030. Entro la fine dell’anno possiamo sostituire i 2/3 del gas importati dalla Russia. E’ difficile ma è possibile”, ha detto il vicepresidente della Commissione Franz Timmermans nel corso della conferenza stampa sul nuovo pacchetto energia dell’esecutivo europeo. “Nei prossimi anni circa il 20% della produzione energetica europea potrebbe venire dal solare”, ha spiegato.