DELRIO: DOPO L’EMERGENZA, “UN PIANO ORGANICO DI PREVENZIONE E DI MESSA IN SICUREZZA”

La ricostruzione deve essere fatta nella maniera migliore possibile, però noi siamo ancora impegnati con l’attività di prima emergenza. La ricostruzione vera e propria ha tempi diversi, avverrà tra qualche mese, adesso dobbiamo prepararci ad affrontare bene l’inverno, a ragionare con le popolazioni per garantire a tutti una sistemazione accettabile. Stiamo ha organizzando con la Protezione Civile in maniera efficace questa prima fase di emergenza e di accoglienza”. Con queste parole, il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio ha risposto alle domande dei giornalisti sull’emergenza sisma, a Catania, ieri, a margine della Festa dell’Unità.

Non abbiamo ancora finito di scavare, quindi questi straordinari uomini e donne che stanno facendo questo lavoro devono adesso completarlo. Poi ci sarà modo di dare una sistemazione che vada oltre le tende”, ha aggiunto Delrio. “Il commissario alla ricostruzione entra dopo la fase emergenziale”, ha detto il ministro al giornalista che chiedeva conferma sul nome di Vasco Errani quale possibile commissario per la ricostruzione post-terremoto.

Delrio ha parlato della necessità di allestire un “piano organico di prevenzione e per la messa in sicurezza sismica” sul territorio nazionale. “Questa tragica lezione che ci viene dal terremoto ci dice che questa deve essere davvero la volta in cui il Paese mette in campo un piano organico di prevenzione”, sono state le parole del ministro.

Il ministro era stato oggetto di polemiche e di una interrogazione parlamentare, di Roberto Fico, presidente della Vigilanza Rai, nei giorni scorsi, a seguito di un’apparizione nel programma televisivo “Porta a Porta” condotto da Bruno Vespa, nella quale Delrio, anticipato da Vespa, si sarebbe espresso con parole inopportune circa i vantaggi per l’economia nazionale degli interventi di ricostruzione dopo il sisma. “Questa sarebbe una bella botta di ripresa per l’economia, pensi l’edilizia che cosa non potrebbe fare”, ha detto il giornalista rivolgendosi al ministro, e questi ha commentato: “Adesso L’Aquila è il più grande cantiere d’Europa e anche l’Emilia è un grandissimo cantiere in crescita, farà Pil”.