Povertà e disuguaglianze in crescita: ecco il piano anti-crisi

Il 2023, purtroppo, ci sta lasciando in una situazione di polarizzazione molto spinta per quanto riguarda l’acuirsi delle diseguaglianze nel nostro Paese. Da un lato, abbiamo delle famiglie più abbienti che, durante queste Feste, in considerazione del reddito che hanno a disposizione, possono acquistare molti beni. Ma all’altro estremo, troviamo circa sei milioni di cittadini in una situazione di povertà assoluta e otto milioni in povertà relativa. Tra pochi giorni, inoltre, la misura del Reddito di Cittadinanza scadrà e, di conseguenza, la cifra delle persone che si trovano in povertà assoluta è destinata ad aumentare ulteriormente.

Gli altri dati ci confermano che, mentre al livello europeo, negli ultimi vent’anni, gli stipendi sono stati incrementati del 31%, in Italia il salario reale è stato elevato solo dell’1%, con la conseguente perdita del potere d’acquisto reale. Purtroppo, il medesimo elemento, si riscontra anche nelle pensioni, con un taglio di oltre dieci miliardi nel biennio 2023–2024. Questi dati ci dicono che i cittadini che hanno un reddito fisso sono al palo e stanno vedendo diminuire la loro qualità di vita e la loro possibilità di stare sul mercato per acquistare i beni più importanti e di largo consumo.

Auspichiamo, per il 2024, degli investimenti importanti e che si acceleri l’attuazione del Pnrr. Attualmente è stato speso solo il 10% della cifra importante che è stata stanziata. Fare ciò significa dare lavoro e aumentare il potere d’acquisto delle famiglie. Vorremo poi che non si tagliassero più pensioni e salari ma, anzi, si aiutino di più i lavoratori a basso reddito. Solo in questo modo si potranno intravedere spiragli importanti per incrementare il potere d’acquisto delle famiglie e dei cittadini tutti.