Gilet gialli, Philippe vieta gli Champs-Elysées

Non ha mancato di portare conseguenze il sabato di fuoco sugli Champs-Elysées, dove la manifestazione dei gilet gialli si è trasformata nell'ennesimo pomeriggio di caos, fra negozi assaltati e scontri fra Polizia e black-bloc prima dell'arrivo all'Arc de Triomphe: a seguito della violenta protesta che ha provocato gravissimi danni a numerosi esercizi commerciali, il capo della Polizia di Parigi, Michel Delpuech, è stato rimosso dal suo incarico, così come annunciato dal primo ministro di Francia, Edouard Philippe. Al suo posto subentrerà il prefetto della Nuova Aquitania, Didier Lallement. Una decisione arrivata proprio in virtù degli strascichi lasciati dal diciottesimo sabato di proteste da parte del movimento, che non raggiungeva tali livelli di violenza dal mese di dicembre. L'ultima manifestazione ha tuttavia interessato seriamente negozi e boutique del grande viale parigino, in alcuni casi rimasti vittime di veri e propri saccheggi.

Nuove disposizioni

Assieme alla rimozione del capo della Polizia, il governo francese ha annunciato una stretta anche sulle future dimostrazioni: “Da sabato prossimo – ha detto ancora Edouard Philippe -, ogni volta che sarà necessario, proibiremo manifestazioni promosse dai Gilet gialli, nelle zone che sono già state gravemente danneggiate, non appena capiremo che sono presenti elementi radicalizzati pronti ad atti di violenza”. Fra i principali siti che saranno oggetto del provvedimento, oltre agli Champs-Elysées, ci saranno che “Place Pey-Berland a Bordeaux, Place du Capitole a Tolosa”: in questi luoghi, ha detto il primo ministro, “procederemo alla dispersione immediata di tutti gli assembramenti”. Un modo per dire anche che, in futuro, la Polizia avrà la possibilità di iniziative maggiori per contrastare le escandescenze dei manifestanti: lo stesso Philippe ha infatti ammesso che, sabato scorso, l'azione delle Forze dell'ordine non è stata all'altezza della situazione. Sono stati intanto diramati i numeri generati dalla protesta 240 persone sono state arrestate, mentre dalla Camera di commercio di Parigi è stato rivelato che 91 esercizi commerciali degli Champs-Élysées sono stati danneggiati, per l’80 per cento in modo considerevole.