Legge elettorale, in commissione il Pd dice “No”: ritirato il testo base

Il testo base sulla legge elettorale presentato giovedì dal relatore Andrea Mazziotti è stato ritirato, vista la contrarietà di Pd, Lega, Ala, Svp e DirIt.

Il No del Pd

“Non siamo favorevoli al testo che lei ha presentato mentre proponiamo come testo base la nostra proposta di un sistema al 50% collegi e 50% proporzionale”. Il Pd ufficializza così, in commissione Affari costituzionali della Camera, il suo no all’Italicum bis per bocca del suo capogruppo, Emanuele Fiano. Il presidente e relatore alla legge elettorale Andrea Mazziotti aveva aperto i lavori chiedendo un giro di interventi di tutti i gruppi sul testo base per la legge elettorale e il Pd, a inizio seduta, ha subito espresso il suo diniego. “Domani depositeremo il testo base con la proposta del Pd” quando “sarà stato nominato il relatore”, ha aggiunto Fiano.

Il testo base

La Commissione è stata chiamata ad approvare il testo base, vale a dire la piattaforma su cui poi i gruppi potevano presentare gli emendamenti. Viste le divergenze tra i vari schieramenti, Mazziotti aveva proposto un testo semplificato che estendeva l’Italicum dalla Camera al Senato: un proporzionale seppur con premio alla lista che supera il 40%. Il Pd però chiede un sistema più maggioritario, un Mattarellum rivisto, con il 50% dei deputati eletti in collegi uninominali e 50% con metodo proporzionale. Su questo sistema, il Pd ha trovato l’adesione di Lega, Ala, Svp, Ala e DirIt: in tutto 26 voti su 49 della Commissione. Favorevoli al testo Mazziotti: M5s, Fi, Ap e i piccoli partiti; astenuti: Mdp e Si.

Mazziotti: “Non sono un incosciente”

Mazziotti, vista la contrarietà di Pd e degli altri ha ritirato il testo base. “Non ho intenzione di portare avanti un testo che il Pd non approva, perché non sono un incosciente”, ha commentato Mazziotti, intervenendo dopo il no al testo base di Pd, Lega, Svp e Ala. “Ritiro il testo base e mi prendo fino a domani per valutare se restare relatore”, ha aggiunto. “Il testo base che ho presentato pensavo potesse avere il sostegno del Pd, giudizio basato su diversi fatti tra cui l’ultima presa di posizione in commissione di non fare ostruzionismo. La posizione contro il testo base non è mai stata esternata prima. Visto il preavviso io ho deciso di portare avanti il testo base così com’era. Io non ho alcuna intenzione di andare avanti con un testo base su cui il Pd è contrario. Io come parlamentare sono favorevole al maggioritario e al Mattarellum. C’è un cambiamento di impostazione, che a mio avviso è rischioso. Se la legge elettorale si farà, e io farò di tutto perché si faccia, chi avanza questa proposta si deve assumere la responsabilità del rischio”, ha spiegato. Ora, è tutto da rifare.