Xi Jinping segretario del Pcc: inedito terzo mandato di fila

Dopo l'emendamento alla costituzione del Partito, il presidente cinese ottiene il terzo mandato. Il numero 2 è il leader del Pcc a Shanghai

Xi Jinping elezione

Via libera al terzo mandato. Xi Jinping ottiene nuovamente la leadership della segreteria generale del Partito comunista cinese (Pcc), segnando una svolta storica. Ad annunciarlo ai media nazionali e internazionali è stato lo stesso Xi, al termine della plenaria del XX Comitato centrale. Da un lato, la nomina dell’attuale presidente cinese rappresenta un inedito assoluto. Dall’altro appariva scontata per la guida del partito-Stato. Con qualche novità legata unicamente al team scelto per il Comitato permanente del Politburo, quattro su sei nuovi. I quali vengono presentati da Xi Jinping nel pieno rispetto dello stile adottato fin qui, centralizzato e autoritario, nonostante il pressing sempre più insistente del cambiamento.

Il numero 2 di Xi

Supera le difficoltà legate alla gestione del Covid-19 Li Qiang, capo del Partito a Shanghai, che andrà a occupare la seconda casella del Politburo. E le difficoltà non erano state poche, considerando le proteste pubbliche che avevano contestato apertamente le politiche restrittive, applicate peraltro in regime di tolleranza zero senza riuscire a garantire la sussistenza tramite gli approvvigionamenti. Non è chiaro, per il momento, se alla sua nomina seguirà anche quella di primo ministro, solitamente attribuita al numero due. La sensazione, secondo gli esperti, è che la pratica di chiusura alle relazioni internazionali, nonostante le dichiarazioni, vada sempre più a consolidarsi.

L’emendamento chiave

Per consolidare la centralità di Xi Jinping nel Partito comunista, era stata necessaria la modifica della sua costituzione di base. Un emendamento che ha di fatto spalancato al presidente cinese la terza leadership consecutiva, come simbolo del pensiero politico all’interno del Partito. In pratica, se non una nomina a vita, poco ci manca.