Il grazie del Papa a Mattarella e al Governo Italiano

“Saluto con deferenza – ha detto Papa Francesco al termine della messa con la quale si è concluso il Giubileo – il presidente della Repubblica Italiana e le delegazioni ufficiali presenti. Esprimo viva riconoscenza ai responsabili del Governo italiano e alle altre Istituzioni per la collaborazione e l’impegno profuso. Un grazie caloroso alle Forze dell’Ordine, agli operatori dei servizi di accoglienza, di informazione, sanitari e ai volontari di ogni età e provenienza. Ringrazio in modo particolare il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e coloro che hanno cooperato nelle diverse sue articolazioni. Un grato ricordo rivolgo a quanti hanno contribuito spiritualmente alla riuscita del Giubileo: penso a tante persone anziane e malate, che hanno incessantemente pregato, offrendo anche le loro sofferenze per il Giubileo”.

“In modo speciale – ha affermato ancora Francesco – vorrei ringraziare le monache di clausura, alla vigilia della Giornata Pro Orantibus che si celebrerà domani. Invito tutti ad avere un particolare ricordo per queste nostre sorelle che si dedicano totalmente alla preghiera e hanno bisogno di solidarietà spirituale e materiale”. “Desidero salutare cordialmente tutti voi, – ha concluso Bergoglio – che da vari paesi siete venuti per la chiusura della porta santa della Basilica di San Pietro. La Vergine Maria ci aiuti tutti a conservare nel cuore e a far fruttificare i doni spirituali del Giubileo della misericordia”.

La delegazione italiana era composta da alcune tra le più alte cariche dello Stato, tra le quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il premier, Matteo Renzi, oltre alla sindaca di Roma, Virginia Raggi. Imponenti le misure i sicurezza, rafforzata in tutta la zona che circonda San Pietro per la cerimonia di chiusura. Ieri nella sede della questura di Roma si è tenuto il tavolo tecnico nel corso del quale il questore Niccolò D’Angelo ha illustrato il piano di sicurezza messo a punto per l’occasione.